Raccolta firme per salvare il futuro di Cascina Mauroner

Giovedì 14 Novembre 2019
LA PETIZIONE
UDINE Parte una raccolta di firme in difesa della Cascina Mauroner. Dopo la notizia che il Comune di Udine ha approvato il progetto per l'abbattimento della struttura (con un investimento di 86mila euro), il comitato Quartiere di Giusto ha annunciato l'iniziativa per tentare di salvarlo e il presidente del consiglio di quartiere ha deciso di farsi portavoce della richiesta. «Se portata a termine ha commentato il presidente del comitato, Antonio Salmè -, la demolizione significherebbe il completo abbandono di un quartiere da anni dimenticato dalle precedenti amministrazioni e che sperava nel nuovo corso per ritrovare quella dignità che gli spetta».
I DETTAGLI
Secondo il comitato, infatti, l'edificio, ancora recuperabile, potrebbe essere al centro di un progetto di riqualificazione con la creazione del secondo polmone verde in città, dopo quello del Parco Moretti. Un progetto che sta particolarmente a cuore a Salmè (che è stato anche presidente della circoscrizione) e in cui crede ancora, nonostante da anni la situazione della cascina sia bloccata in una sorta di limbo. Sono stati tanti, infatti, i piani per la sua riqualificazione, ma tra un susseguirsi di proposte rimaste sulla carta, il declino degli edifici è continuato, fino alla decisione della demolizione per farne un'area verde. Un'idea che non piace al comitato: «Si ridurrebbe ad un'immensa area verde senza anima, un'unica zona di sgambatura cani mentre invece, con una progettazione di ampio respiro, potrebbe essere legata al progetto di riqualificazione dell'ex Caserma Osoppo. Il quartiere, già penalizzato e diviso dal resto della città dalla ferrovia, con questa eventuale iniziativa rischierebbe nuovamente di essere al centro di gravi disagi. La mancanza di servizi adeguati alle nuove esigenze dei giovani si aggraverebbe senza più alcuna speranza di rinascita». Il comitato annuncia quindi una raccolta di firme per chiedere il blocco dell'iniziativa: «Abbiamo compreso le esigenze della città, abbiamo sopportato la mancanza di manutenzione delle nostre strade che da circa trent'anni non vengono riasfaltate ha concluso Salmè -, sperando che prima o poi sarebbe toccato anche al nostro quartiere ed invece apprendiamo che ancora una volta veniamo dimenticati e danneggiati da una politica che mira forse ad interessi particolari».
L'AMMINISTRAZIONE
Dal canto suo, il Comune ha spiegato che la demolizione era stata indicata tra le priorità proprio dal Consiglio di quartiere Udine Est, presieduto da Stefano Salmè, figlio del promotore della petizione. Da quella volta, però, la sua posizione è evidentemente cambiata: «Ho sentito moltissime persone contrarie all'abbattimento della cascina Mauroner, che doveva diventare il cuore della rinascita del quartiere ha scritto ieri sui social -. Ho ricevuto contributi di storici locali ed architetti che testimoniano che il restauro della cascina potrebbe diventare un grande volano per il quartiere. Ascoltare i cittadini e cambiare idea sarebbe una cosa saggia e doverosa. Mi farò promotore di un'istanza per bloccare l'abbattimento. Abbatterla significherebbe distruggere la speranza di cambiamento nel quartiere».
«È da un anno che abbiamo annunciato l'abbattimento ha commentato invece l'assessore alla sicurezza Alessandro Ciani -, e abbiamo ricevuto una sola voce contraria, quella di uno studioso che auspicava una soluzione diversa. Mesi fa abbiamo fatto un sopralluogo e i residenti ci hanno detto che l'unica opzione era la demolizione; in questi mesi, ho ricevuto dalla cittadinanza solo inviti a procedere più in fretta possibile. Certo, nessuno è contento che un immobile che ha una sua storia venga abbattuto, ma se per decenni non si è riusciti a trovare una soluzione, è inutile attendere altri decenni, anche perché ormai, l'edificio è irrecuperabile».
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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