NEL WEEKEND
TARVISIO Il documento distribuito in questi giorni dalla Polizia

Martedì 26 Maggio 2020
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TARVISIO Il documento distribuito in questi giorni dalla Polizia austriaca a tutti coloro che dichiarano di varcare il confine di Coccau per andare a trovare i parenti oltre confine è un atto unilaterale e quindi non ha valenza per le autorità italiane. La precisazione giunge da Giovanni Marruzzo, commissario capo del settore di Polizia di frontiera di Tarvisio, che fa così chiarezza attorno a un'autocertificazione (in lingua tedesca) che nelle ultime ore aveva fatto sperare che la questione visita parenti oltre confine si fosse risolta. In realtà, per quanto riguarda l'Italia, tutto è rimasto invariato e fino al 2 giugno compreso, i tarvisiani non potranno recarsi all'estero per visitare i congiunti solo per comprovate esigenze di assoluta urgenza, pena il rischio di essere sanzionati. Si smorza così la speranza che non solo ha contribuito a creare imbarazzo in una situazione già di per sé complicata, ma che aveva infuso falso ottimismo in chi, e si parla di un'ottantina di persone, da quasi tre mesi attende di poter vedere i propri familiari. «La confusione è nata proprio perché questa possibilità è sì prevista dalle autorità austriache che ora autorizzano il passaggio per recarsi dai parenti - sottolinea Marruzzo - ma non è prevista dalla normativa italiana, che continua ad autorizzare la sola visita di familiari all'interno della medesima regione». In pratica non è cambiato nulla: chi rientra in Italia per motivi non inseriti nel Dpcm, va incontro alla sanzione amministrativa e all'obbligo di contattare la propria Asl per essere sottoposto a quarantena. «Si era parlato che tra Carinzia e Regione Fvg si potesse fare un accordo simile a quello stipulato con il Veneto per consentire agli abitanti di zone limitrofe di andare a visitare i parenti, ma per ora non è prevista alcuna deroga». Al momento, quindi, non resta che attendere il 3 giugno quando - compatibilmente con la curva epidemiologica - ci si potrà non solo muovere tra regioni, ma anche rientrare in Italia dall'estero senza limitazioni o obbligo di quarantena. «Credo che da quel giorno - conclude Marruzzo - il problema più importante, ovvero quello legato ai parenti, sarà risolto». Accadrà la stessa cosa anche per gli accessi turistici o commerciali? A Tarvisio, dove sono 437 i residenti iscritti all'Aire, tutti lo sperano. Dal quel momento passerà tutto in mano al Governo austriaco e alle limitazioni che potrebbero essere imposte.
Tiziano Gualtieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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