MEGA TRUFFA
PORDENONE Resta sotto sequestro la casa di montagna di Massimo Minighin, 42 anni, il professionista di Fossalta di Portogruaro coinvolto nella mega truffa della Venice Investment Group per aver realizzato la piattaforma internet dove Fabio Gaiatto fingeva di investire i soldi dei risparmiatori. Il Tribunale del Riesame ha confermato il sequestro per equivalente disposto dal gup Eugenio Pergola su richiesta della Procura. Si tratta di un appartamento acquistato a Sappada il 12 settembre 2017 per 242mila euro e ristrutturato nel corso del 2018 con una spesa di 81.193 euro. Secondo i Pm, l'acquisto è stato fatto con parte dei 600mila euro che Minighin aveva ricevuto da Gaiatto attraverso un bonifico del 27 marzo 2017 fatto da Venice Investment Holding Ltd a favore della Kint Corporation, la società americana dell'informatico. Se i soldi sono provento della truffa, per la Procura vanno confiscati.
Secondo la difesa, quei 600mila euro erano un acconto per l'acquisto di un agriturismo in Toscana, un affare a cui era interessato anche Gaiatto ma che poi è sfumato perchè il trader di Portogruaro non aveva più liquidità a disposizione. L'avvocato Cristiano Leone, una volta lette le motivazione del collegio presieduto dal giudice Iuri De Biasi, si riserva di impugnare il sequestro della casa di Sappada in Cassazione. «Anche perchè nel frattempo - specifica - contro Minighin è stato aperto un nuovo procedimento di natura fiscale legato proprio a quei 600mila euro. Credo che la Procura debba chiarire come considera quei soldi: un compenso per il lavoro svolto a favore di Gaiatto oppure un compenso illecito?».
Nel processo sul raggiro milionario della Venice Investment Group Minighin è stato rinviato a giudizio assieme ai principali collaboratori di Gaiatto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Resta sotto sequestro la casa di montagna di Massimo Minighin, 42 anni, il professionista di Fossalta di Portogruaro coinvolto nella mega truffa della Venice Investment Group per aver realizzato la piattaforma internet dove Fabio Gaiatto fingeva di investire i soldi dei risparmiatori. Il Tribunale del Riesame ha confermato il sequestro per equivalente disposto dal gup Eugenio Pergola su richiesta della Procura. Si tratta di un appartamento acquistato a Sappada il 12 settembre 2017 per 242mila euro e ristrutturato nel corso del 2018 con una spesa di 81.193 euro. Secondo i Pm, l'acquisto è stato fatto con parte dei 600mila euro che Minighin aveva ricevuto da Gaiatto attraverso un bonifico del 27 marzo 2017 fatto da Venice Investment Holding Ltd a favore della Kint Corporation, la società americana dell'informatico. Se i soldi sono provento della truffa, per la Procura vanno confiscati.
Secondo la difesa, quei 600mila euro erano un acconto per l'acquisto di un agriturismo in Toscana, un affare a cui era interessato anche Gaiatto ma che poi è sfumato perchè il trader di Portogruaro non aveva più liquidità a disposizione. L'avvocato Cristiano Leone, una volta lette le motivazione del collegio presieduto dal giudice Iuri De Biasi, si riserva di impugnare il sequestro della casa di Sappada in Cassazione. «Anche perchè nel frattempo - specifica - contro Minighin è stato aperto un nuovo procedimento di natura fiscale legato proprio a quei 600mila euro. Credo che la Procura debba chiarire come considera quei soldi: un compenso per il lavoro svolto a favore di Gaiatto oppure un compenso illecito?».
Nel processo sul raggiro milionario della Venice Investment Group Minighin è stato rinviato a giudizio assieme ai principali collaboratori di Gaiatto.
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