LA STAGIONE
LIGNANO Tempo di primi bilanci sulla stagione balneare che sta per concludersi a Lignano. Rimane ancora settembre, conosciuto pure come il mese delle ombre lunghe che, tempo permettendo e in base alle prenotazioni, dovrebbe sanare, o quantomeno alleggerire, le perdite in alcuni settori dei mesi precedenti nei settori del commercio e alla ricettività extralberghiera, i due settori che quest'anno hanno maggiormente sofferto. Da alcuni sondaggi locali quest'anno si è notato un calo delle presenze. Sono finiti anche a Lignano gli anni in cui le presenze aumentavano costantemente fino a raggiungere nel 1973 quota 6.061.157. Ma va detto che da allora ad oggi sono quadruplicate le seconde case, presenze che non vengono conteggiate, pertanto se viene fatto un calcolo delle persone che alloggiano in questi appartamenti, i numeri delle presenze attuali cambiano notevolmente.
GLI OPERATORI
Il settore alberghiero e quello della ristorazione non si lamentano, anzi taluni dicono di aver superato l'anno precedente, nonostante un avvio di stagione poco favorevole. «Abbiamo avuto un maggio disastroso - dice Manuel Rodeano, presidente della Lisagest che gestisce gran parte della spiaggia di Sabbiadoro . Per fortuna giugno che ha raggruppato l'Ascensione, Pentecoste, Corpus Domini e altri appuntamenti, è andato meglio. Sono in grado di fare un bilancio dei primi sette mesi, cioè fino alla fine di luglio. Siamo leggermente inferiori alle aspettative, però nel complesso i dati di questi primi sette mesi equivalgono a quelli dello scorso anno, pertanto possiamo essere soddisfatti». Più o meno dello stesso parere è Giorgio Ardito, presidente della Società Lignano Pineta, che gestisce l'omonima spiaggia, ma è pure titolare di altre attività, sempre nella spiaggia friulana. «Abbiamo avuto un maggio terribile, ci siamo ripresi però in un giugno molto favorevole, quindi i primi sei mesi li abbiamo chiusi sui livelli dello scorso anno. Un leggero calo c'è stato in luglio e i primi di agosto, poi il turismo è ripreso alla grande, quindi non possiamo lamentarci. Anche il porto turistico va bene. Vorrei infine ricordare il grande successo del Passo barca che non avrei mai creduto, l'altra mattina hanno dovuto sospendere la vendita dei biglietti perché era tutto prenotato fino a sera». «L'extralberghiero ne ha sofferto così pure alcune pensioni o piccoli alberghi che non hanno saputo mantenere il passo con i tempi dice Enrico Guerin, presidente locale della Confcommercio - Un andamento a macchia di leopardo. Personalmente nei miei due alberghi non mi posso lamentare, anche se a Lignano pare ci siano state meno presenze degli scorsi anni. Tutto il bacino dell'Adriatico ne ha risentito, anche la Croazia conclude Guerin - e questo è dovuto all'apertura di alcune destinazioni a prezzi stracciati. Buone per ora le prospettive di settembre». «Uno dei settori maggiormente penalizzati è stato il commercio dice Alessandro Tollon vicepresidente provinciale Confcommercio e titolare di una boutique d'abbigliamento a Sabbiadoro. Il calo delle presenze è sotto gli occhi di tutti: dopo un maggio disastroso che non è stato possibile recuperare il perduto. Il settore commerciale prosegue Tollon ha dinamiche complesse: primo la nascita di due outlet di grosse proporzioni (Noventa e Palmanova) a breve distanza da Lignano: la località ne risente. Anche il commercio elettronico ha cambiato le abitudini dei consumatori penalizzando le piccole attività. Altro fattore importante conclude Tollon - il consumo delle famiglie italiane è notevolmente diminuito e questo penalizza il campo della moda. Speriamo in settembre: secondo le previsioni ci sono parecchie prenotazioni, ma come al solito dipenderà dal tempo, perché Lignano ha bisogno del sole».
Enea Fabris
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA LIGNANO Tempo di primi bilanci sulla stagione balneare che sta per concludersi a Lignano. Rimane ancora settembre, conosciuto pure come il mese delle ombre lunghe che, tempo permettendo e in base alle prenotazioni, dovrebbe sanare, o quantomeno alleggerire, le perdite in alcuni settori dei mesi precedenti nei settori del commercio e alla ricettività extralberghiera, i due settori che quest'anno hanno maggiormente sofferto. Da alcuni sondaggi locali quest'anno si è notato un calo delle presenze. Sono finiti anche a Lignano gli anni in cui le presenze aumentavano costantemente fino a raggiungere nel 1973 quota 6.061.157. Ma va detto che da allora ad oggi sono quadruplicate le seconde case, presenze che non vengono conteggiate, pertanto se viene fatto un calcolo delle persone che alloggiano in questi appartamenti, i numeri delle presenze attuali cambiano notevolmente.
GLI OPERATORI
Il settore alberghiero e quello della ristorazione non si lamentano, anzi taluni dicono di aver superato l'anno precedente, nonostante un avvio di stagione poco favorevole. «Abbiamo avuto un maggio disastroso - dice Manuel Rodeano, presidente della Lisagest che gestisce gran parte della spiaggia di Sabbiadoro . Per fortuna giugno che ha raggruppato l'Ascensione, Pentecoste, Corpus Domini e altri appuntamenti, è andato meglio. Sono in grado di fare un bilancio dei primi sette mesi, cioè fino alla fine di luglio. Siamo leggermente inferiori alle aspettative, però nel complesso i dati di questi primi sette mesi equivalgono a quelli dello scorso anno, pertanto possiamo essere soddisfatti». Più o meno dello stesso parere è Giorgio Ardito, presidente della Società Lignano Pineta, che gestisce l'omonima spiaggia, ma è pure titolare di altre attività, sempre nella spiaggia friulana. «Abbiamo avuto un maggio terribile, ci siamo ripresi però in un giugno molto favorevole, quindi i primi sei mesi li abbiamo chiusi sui livelli dello scorso anno. Un leggero calo c'è stato in luglio e i primi di agosto, poi il turismo è ripreso alla grande, quindi non possiamo lamentarci. Anche il porto turistico va bene. Vorrei infine ricordare il grande successo del Passo barca che non avrei mai creduto, l'altra mattina hanno dovuto sospendere la vendita dei biglietti perché era tutto prenotato fino a sera». «L'extralberghiero ne ha sofferto così pure alcune pensioni o piccoli alberghi che non hanno saputo mantenere il passo con i tempi dice Enrico Guerin, presidente locale della Confcommercio - Un andamento a macchia di leopardo. Personalmente nei miei due alberghi non mi posso lamentare, anche se a Lignano pare ci siano state meno presenze degli scorsi anni. Tutto il bacino dell'Adriatico ne ha risentito, anche la Croazia conclude Guerin - e questo è dovuto all'apertura di alcune destinazioni a prezzi stracciati. Buone per ora le prospettive di settembre». «Uno dei settori maggiormente penalizzati è stato il commercio dice Alessandro Tollon vicepresidente provinciale Confcommercio e titolare di una boutique d'abbigliamento a Sabbiadoro. Il calo delle presenze è sotto gli occhi di tutti: dopo un maggio disastroso che non è stato possibile recuperare il perduto. Il settore commerciale prosegue Tollon ha dinamiche complesse: primo la nascita di due outlet di grosse proporzioni (Noventa e Palmanova) a breve distanza da Lignano: la località ne risente. Anche il commercio elettronico ha cambiato le abitudini dei consumatori penalizzando le piccole attività. Altro fattore importante conclude Tollon - il consumo delle famiglie italiane è notevolmente diminuito e questo penalizza il campo della moda. Speriamo in settembre: secondo le previsioni ci sono parecchie prenotazioni, ma come al solito dipenderà dal tempo, perché Lignano ha bisogno del sole».
Enea Fabris
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