LA FESTA
BUJA C'erano proprio tutti ieri mattina a Ursinis Grande per trascinare

Giovedì 5 Agosto 2021
LA FESTA
BUJA C'erano proprio tutti ieri mattina a Ursinis Grande per trascinare alla vittoria il loro compaesano Jonathan Milan, neo olimpionico azzurro, entrato già nella leggenda del ciclismo italiano a soli vent'anni. Il paese intero di Buja si è fermato per seguire la finale della prova di inseguimento su pista a Tokyo. All'esterno del Bar da Ugo, fortino del fan club dedicato a Jonny, c'era un grande maxischermo, striscioni, bandiere. E c'erano proprio tutti, dai genitori Flavio ed Elena, al fratello Matteo, ai nonni, ai dirigenti delle squadre ciclistiche locali dove è cresciuto il ragazzo, al sindaco Stefano Bergagna, al parroco Don Scubla, fino ad arrivare all'europarlamentare Elena Lizzi, bujese doc.
IL CAMPIONE
Sono soddisfatto del lavoro fatto in questi mesi, ha detto Milan dall'altro capo del mondo, al termine della gara. È un sogno di cui non mi sono ancora reso conto. So che abbiamo lavorato tanto, tutti insieme. A fatica anche a Buja se ne rendono conto al momento. Un traguardo storico, una medaglia d'oro nella cittadina patria degli incisori di monete. Sei il mio amore, lo sei sempre stato grida in lacrime la nonna emozionatissima, Sono tre giorni che cerchiamo di sopravvivere a emozioni fortissime, tutto il quartetto è stato fantastico, tutti assieme come comunità gli abbiamo trasmesso la grinta per vincere le fa eco il nonno di Jonathan. La speravo dal profondo del cuore si scioglie papà Flavio sotto il maxischermo. Ci hanno fatto soffrire ma sono stati grandissimi, quattro locomotive fortissime aggiunge mamma Elena - una gioia immensa che sognavamo ma non immaginavamo potesse arrivare così in maniera impetuosa, sono travolta in un vortice di emozioni incredibili, ringrazio Jonathan e tutto il team della nazionale italiana che li ha seguiti come una seconda famiglia.
IL FRATELLO
Scalpita anche Matteo, il fratello minore di Jonny, 18 anni, pure lui ciclista in rampa di lancio: Sono felice per lui, per i sacrifici che lo hanno portato all'oro; anche io cerco di fare il massimo, punto a passare professionista al più presto così da poterlo magari sfidare, io adesso ci credo ancora di più perché le possibilità ci sono, bisogna crederci sempre e Jonathan lo ha dimostrato. Il sindaco di Buja Stefano Bergagna non sta nella pelle e pensa già a come organizzate la grande festa di rientro dell'atleta: è la prima medaglia olimpica che arriva nella nostra cittadina, ci sentiamo oggi al centro della Nazione e del Mondo, la prossima settimana lo accoglieremo alla grande con un evento che rimarrà nella storia, così come l'impresa che ha compiuto Jonathan. Milan e prima ancora Alessandro De Marchi hanno portato la cittadina del Friuli Collinare famosa per le medaglie e per i tori alla ribalta internazionale, questi due campioni ci onorano mette in luce il parroco, Monsignor Scubla, corso a far suonare le campane a festa. Questi ragazzi, scalando montagne o percorrendo piste, con tanta passione e lavoro ci mostrano la strada per conquistare i risultati; Jonathan aveva già le idee chiare sin da ragazzo, con una tenacia spinta che le è arrivata dalla sua famiglia.
MEDAGLIA
Una medaglia d'oro, quella ottenuta dal velocista azzurro, che il Friuli ritrova otto anni dopo la discesa dalle rapide londinesi di Daniele Molmenti. Le squadre italiane hanno dato prova di grandi risultati, per noi che il ciclismo lo viviamo da sempre è un premio per le tante persone che lavorano nello sport rimarca Elena Lizzi - l'Italia c'è, ha i numeri, la forza, il genio, il coraggio, la tecnica e il cuore. E Buja, terra di medaglie, si prepara ad accogliere la più preziosa di sempre. Mercoledì prossimo Jonny rientra a casa e sarà un tripudio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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