L'edificio storico diventa tempio del lusso

Venerdì 18 Ottobre 2019
L'edificio storico diventa tempio del lusso
L'INTERVENTO
UDINE Il palazzo risale al 1500, anche se ci sono tracce documentali che arrivano addirittura al 1200. Nella seconda metà del 1800, fu trasformato prima in un ristorante, Il Ristorante della Loggia (che ebbe poca fortuna), e successivamente in un bar: il Caffè e premiata Pasticceria e confetteria Pietro Dorta & C.; sotto i portici, all'angolo tra via Mercatovecchio e piazza Libertà, il locale divenne luogo di ritrovo per politici e letterati; durante la Grande guerra, vi fecero tappa anche il Duca d'Aosta e Gabriele D'Annunzio, nonché molti corrispondenti dei giornali, al punto che il posto veniva ironicamente chiamato il trincerone, perché era da lì che si raccontava il conflitto come si fosse in prima linea. Il caffè chiuse i battenti nel 1958, per lasciare spazio ad una banca e, successivamente, a diverse attività, tra cui un negozio di abbigliamento, finché nel 2017 andò all'asta per 1,17 milioni di euro.
LA NOVITÀ
Sembrava dovesse ospitare nuovamente un bar, invece, il suo destino sarà un altro: palazzo Dorta verrà restituito alla sua bellezza, grazie all'intervento di privati (la proprietaria Quaranta Holding srl) che con un investimento di diversi milioni lo trasformeranno in appartamenti di lusso, con un progetto di recupero conservativo che ne rispetterà in particolare le facciate esterne e gli affreschi interni, per non tradire la storicità dell'edificio. Il cantiere, che sarà concluso entro il prossimo anno, è stato inaugurato ufficialmente ieri. «Il palazzo ha una superficie di circa 1250 metri quadrati complessivi per un totale di 5mila metri cubi ha spiegato il progettista e direttore dei lavori Luigi Toller, dello Studio Toller di Carpacco -. Ne verranno ricavati sei appartamenti di lusso: uno di un'ottantina di metri quadrati, gli altri di 200, che si affacceranno su piazza Libertà e sul Castello. Al piano terra ci sarà l'ingresso principale e l'accesso per le auto, che, tramite un ascensore, saranno spostate nei parcheggi sotterranei. Le abitazioni si svilupperanno al primo, secondo, terzo e quarto piano, il più affascinante visto che avrà tre grandi finestre affacciate sulla piazza. Gli appartamenti verranno consegnati arredati e verranno messi in affitto, non in vendita». Se, da un lato, il palazzo sarà sistemato con le tecnologie più innovative, dall'altro sarà prestata massima attenzione al suo carattere storico: «Siamo partiti dai disegni dell'edificio, quelli del 1700 recuperati negli archivi, e ne abbiamo ricostruito la storia aggiunge Toller -, ed è dalla storia dell'edificio che poi è nato il progetto. Le facciate esterne sono vincolate dalla Soprintendenza e anche gli affreschi che abbiamo trovato all'interno saranno recuperati assieme alle Belle Arti, con cui siamo in stretta collaborazione per l'avanzamento dell'intervento». E anche se il palazzo rimarrà privato, chi passerà davanti potrà comunque godere della bellezza cui sarà restituito. «Il sindaco e io siamo stati invitati dai progettisti a fare un sopralluogo diversi mesi fa commenta l'assessore Alessandro Ciani, che presiede la commissione edilizia -. Non è un palazzo molto conosciuto, ma conserva bellezze notevoli che il progetto tutelerà. Siamo felici che un privato abbia deciso di fare un grande investimento per recuperarlo e dare lustro a quel luogo. La commissione edilizia stessa, che ha seguito il progetto con attenzione, ne è entusiasta. Si tratta di un intervento che contribuirà a rendere ancora più prestigioso il centro città e per cui ringraziamo progettisti e proprietà».
LA STRADA
Intanto, procede anche il cantiere di sistemazione di via Mercatovecchio. «Dopo i ritardi dovuti all'intervento della compagnia telefonica, la Edilcostruzioni Group di Teramo sta tombando lo scavo spiega il vicesindaco Loris Michelini -, poi saranno posate le pietre rigenerate ai lati, la piasentina e il porfido». Teoricamente, il primo lotto avrebbe dovuto concludersi per il 31 ottobre, ma alcuni lavori extra (come i diversi allacciamenti) e l'interruzione durante Friuli Doc, faranno slittare la conclusione di qualche giorno.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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