Il sindaco: «Proteste senza senso Sono misure anche a loro tutela»

Mercoledì 5 Agosto 2020
A PALAZZO D'ARONCO
UDINE Parla di una continua emergenza, il sindaco Pietro Fontanini, dopo i disordini scoppiati lunedì (e continuati anche ieri) all'interno della Cavarzerani a causa della proroga della quarantena. «Queste persone ha detto - invece di ringraziarci che le teniamo in una struttura protetta in attesa che si definisca il loro status, non solo per quanto riguarda la richiesta di asilo politico ma anche quello sanitario, cercano di creare tensione. Non capisco le proteste e dispiace questo atteggiamento per cui, invece di restare negli ampi spazi della caserma ad attendere che si concluda la quarantena, che tutte le persone devono fare, appiccano fuochi». Il sindaco ha poi spiegato le misure di sicurezza in campo: «L'ordine pubblico è in mano alla Questura ha specificato - ma so che sono arrivati rinforzi da Padova».
DRONI E TERMOSCANNER
Sui muri perimetrali della caserma sono già state installate, a opera della Protezione Civile, le telecamere per evitare che ci siano scavalcamenti. E, a potenziare la sorveglianza, c'è anche la Polizia Locale: una squadra è sempre presente sul posto ed è dotata di un drone che sorvola la caserma per individuare anche di notte, attraverso il rilevamento termico, se qualcuno cerca di oltrepassare il perimetro».
E l'esercito? «La Prefettura ne ha fatto richiesta per aiutare le forze dell'ordine a controllare la caserma ha spiegato - e mi auguro anche i confini perché bisogna fermare questo flusso di persone: c'è un'entrata continua di clandestini sul nostro territorio». La situazione tesa alla Cavarzerani spinge i falchi della maggioranza a rilanciare l'ipotesi esercito in città, che sostengono da più di un anno: «Il Questore chiede rinforzi, servono altre 40 unità hanno scritto ieri su facebook Michele Zanolla (Progetto Fvg) e Antonio Pittioni (Fdi), assieme a Paolo Pizzocaro (Misto), che ricorda la richiesta, negata, di creare una commissione sicurezza - È un anno e mezzo che il sottoscritto e alcuni consiglieri della maggioranza chiedono l'utilizzo del nostro esercito, in coordinamento con le forze dell'ordine, come già in altre città di Italia nel progetto strade sicure, ma il Comitato per la Sicurezza e l'ordine pubblico ha sempre dichiarato che non serviva; qualcuno, molti a sinistra, non ha ancora capito che la situazione nel nostro Paese è in continuo peggioramento e che vanno utilizzate tutte le risorse disponibili».
L'OPPOSIZIONE
Preoccupati dalla situazione, i capigruppo di Progetto Innovare, Federico Pirone, e del Pd, Alessandro Venanzi, chiedono un incontro col Prefetto, Angelo Ciuni. «È primario interesse della città che l'ex Cavarzerani possa mantenere un numero limitato e definito di persone ha detto Pirone - mentre per le altre chiediamo che Regione e Prefettura trovino soluzioni in altri comuni: l'organizzazione in un unico luogo di migranti è pessima e pericolosa per le persone accolte, gli operatori, le forze dell'ordine e tutti i cittadini. Le forze politiche della città devono essere unite in questa richiesta per evitare che la situazione degeneri e per assicurare condizioni di civiltà a tutti, oggi decisamente lontane».
«Udine non può essere lasciata sola, mai si era vista una situazione del genere nella nostra città e la politica leghista su questo ha fallito ha aggiunto Venanzi - Ci domandiamo, condannando le reazioni violente, perché si sia arrivati a questo e quali siano le condizioni presenti all'interno dell'ex Caserma dove vivono 500 persone in quarantena. Non si possono accettare simili reazioni violente (incendi e rivolte) da nessuno, ma la questione va affrontata non a colpi di slogan»
Per questo, chiederanno un incontro con Ciuni «per esporre questa nostra sollecitazione: le istituzioni abbassino i toni hanno concluso - e si adoperino non per creare tensioni e cavalcare i problemi ma per risolverli. Udine è sempre stata una città civile, i cittadini da chi governa vogliono soluzioni e non inutili show».
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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