IL CASO
TRIESTE Un accordo per favorire il processo di integrazione degli ex

Domenica 20 Maggio 2018
IL CASO
TRIESTE Un accordo per favorire il processo di integrazione degli ex combattenti delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia - Esercito del popolo). È quello che è stato siglato ieri a Popayan dalla Illycaffè con l'Etcr (Spazi territoriali per la formazione e la reintegrazione) e Ascafé (associazione di piccoli caffeicoltori) che ha l'obiettivo di aumentare la qualità e la capacità di produzione di caffè nel dipartimento del Cauca in cui risiedono gli ex combattenti Farc e piccoli produttori, incoraggiando lo sviluppo economico locale. Sono oltre 600 gli ex combattenti Farc presenti nelle quattro zone Etcr situate nel Cauca che fruiranno dei benefici descritti nel memorandum. Si tratta di 130 ex combattenti di La Elvira, Buenos Aires; dei 350 di Los Monos, Caldono; dei 50 di El Estrecho, Patia; e degli 80 di Monte Redondo, Miranda, ai quali si aggiungono i 480 produttori delle comunità locali. L'accordo stabilisce fra l'altro che Illy trasferisca, attraverso i suoi tecnici e agronomi e l'Università del caffè, il know-how per le migliori pratiche agronomiche e acquisti i lotti di caffè prodotti dagli ex combattenti Farc se possiedono gli standard qualitativi richiesti dall'azienda.
Ieri si celebrava inoltre - viene sottolineato nella nota che annuncia l'accordo - una prima grande vittoria del processo di pace: è stata infatti completata la prima produzione di caffè realizzata all'interno degli Spazi territoriali per la formazione e reintegrazione.
«Attraverso questo accordo - ha commentato Andrea Illy, presidente di Illycaffè - abbiamo voluto dare un contributo tangibile al complesso processo di pace, affiancando le organizzazioni e le persone che stanno indirizzando i loro sforzi per far sì che questo si completi rapidamente. Abbiamo adottato in Colombia - aggiunge - gli stessi principi che applichiamo agli altri Paesi del caffè dai quali acquistiamo la materia prima e che si basa su tre pilastri: lavorare direttamente coi produttori in forma singola o associata; trasferire loro conoscenza per permettergli di raggiungere elevati standard produttivi; e remunerarli in modo tale da rendere sostenibile le produzione».
Ultimo aggiornamento: 11:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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