Il calo dei contagi non ferma i decessi

Lunedì 30 Marzo 2020
IL BILANCIO
UDINE Non si arresta la curva dei decessi causati dal Covid-19 che anche ieri in Friuli Venezia Giulia ha fatto registrare 11 vittime in più, portando a 98 il totale dei deceduti. È ancora una volta la provincia di Trieste la più colpita con 54 morti, seguita da Udine con 30 decessi, 12 a Pordenone e 2 a Gorizia. Tra le vittime ancora un'anziana la sedicesima nella casa di riposo di Mortegliano; si tratta di Maria Tuan, vedova 84enne originaria di Talmassons che lascia tre figli. Maria era conosciuta in paese dove aveva gestito il Molino Domini assieme al marito Armando, reduce della campagna di Russia.
COME IN VENETO
Sono 44, invece, i nuovi casi positivi che portano a 1.480 il totale dei casi accertati in Fvg, superando la soglia dell'1 per mille, che si avvicina a quella del Veneto.
Sale l'occupazione dei posti letto nelle terapie intensive, 61 attualmente i ricoverati, mentre sono 236 i pazienti ospedalizzati in altri reparti e 845 le persone in isolamento domiciliare. 84, invece, le persone guarite e 157 i clinicamente guariti, ovvero pazienti senza più sintomi ma ancora non negativi ai tamponi che hanno toccato quota 13.397 in tutto. La fascia d'età più colpita è quella tra 50 e 59 anni con il 19% dei casi totali in Fvg, ma il Covid non risparmia nemmeno l'età pediatrica con 9 i bambini contagiati tra zero e 9 anni, mentre sono 127 gli operatori sanitari risultati positivi. Tra questi, però, i più numerosi sono gli oss che lavorano nelle case di riposo.
VERSO QUOTA 100 POSTI
Negli ospedali della regione sono 74 i posti ad ora disponibili per i pazienti che necessitano di essere ricoverati nei reparti di terapia intensiva, posti che entro la prossima settimana diventeranno 100, «grazie alla riorganizzazione di tutto il sistema - ha afferma il vicegovernatore con delega alla salute, Riccardo Riccardi - una disponibilità che, se la curva delle infezioni si stabilizzerà, ci consentirà di lavorare in sicurezza. Oltre alle strutture già organizzate al Burlo Garofolo, a Trieste, Gorizia, Udine, Pordenone e Palmanova, stiamo predisponendo un piano dell'ospedale di Cattinara per ospitare un'ulteriore quarantina di posti letto di terapia intensiva». Rimane però il problema di disporre dei ventilatori «che dovranno essere reperiti dalla struttura commissariale creata a tale scopo dal Governo». Quanto alla riorganizzazione degli altri reparti, Riccardi ha precisato che «una volta terminata l'emergenza torneranno alla precedente strutturazione, ciò avverrà anche per l'ospedale di Palmanova».
AUMENTA LA PRODUZIONE
Sale il numero di aziende che hanno convertito la produzione per fornire mascherine e cresce la capacità produttiva, passata da 20mila a 27mila mascherine al giorno. Si cerca di dare risposta a tutti, ma non si confondano i dispositivi a uso sanitario con quelli destinati alla popolazione, prodotti in deroga secondo quanto disposto dal Dpcm e non possono essere utilizzate da operatori sanitari ha precisato Riccardi.
TAMPONI QUOTIDIANI
Il sistema sanitario regionale è in grado di restituire 1.500 esiti di tamponi al giorno, ma farli a tappeto su tutta la popolazione non è una soluzione praticabile, «perché si ha una garanzia di affidabilità solo se viene ripetuto ogni 48 ore - ha chiarito Riccardi - Si tratterebbe di uno sforzo enorme, che sottrarrebbe risorse fondamentali in questo momento di emergenza. Continueremo quindi ad attenerci alle indicazioni del Ministero della salute e a effettuare i tamponi solo in caso di soggetti con sintomi o persone che hanno avuto relazione con persone malate».
MANO TESA AI SINDACI
«È importante agevolare l'accesso ai dati sui contagi da parte dei sindaci, soprattutto nelle comunità più piccole, per garantire la sicurezza degli operatori e dei cittadini e individuare la catena dei contagi, ma anche per attivare la rete di supporto della quale queste persone hanno bisogno, non potendo uscire di casa, e attivare tutte le misure previste in questi casi, tra cui le procedure per il corretto smaltimento dei rifiuti dalle abitazioni degli infetti». Così Riccardi ieri ha spiegato che entrerà in funzione a breve un sistema informatizzato che permetterà di inviare i dati ai primi cittadini con cadenza giornaliera, in base alla deroga concessa dal Dpcm in merito alla privacy. «Oggi - ha aggiunto - l'emergenza deve essere gestita anche fuori dagli ospedali e su questo fronte è necessaria la massima collaborazione da parte di tutto l'ambito istituzionale, dal presidente della Regione all'ultimo consigliere comunale, perché ci troviamo ad affrontare un'epidemia che ha ricadute ben oltre la sola sfera sanitaria».
AIUTO AI DISABILI
Sono circa 1000 le persone disabili che in Fvg frequentano i Centri diurni, attualmente a totale carico delle famiglie e i rappresentanti delle associazioni chiedono servizi alternativi. «Si tratta di definire un coordinamento stabile per valutare con precisione i bisogni; individuare le risorse necessarie, prevedere le priorità e quindi organizzare la fruizione delle prestazioni essenziali» ha spiegato Riccardi ricordando che la Regione ha varato anche una serie di misure per dare risposte ai soggetti più fragili che sono in carico ai servizi socio-assistenziali. Tra i provvedimenti in arrivo una deroga ai decreti governativi per concedere una passeggiata alle persone con disturbi comportamentali legati alla disabilità, su prescrizione medica.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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