Il 7 dicembre in commissione il punto sull'emergenza

Mercoledì 25 Novembre 2020
Il 7 dicembre in commissione il punto sull'emergenza
CONSIGLIO REGIONALE
TRIESTE All'indomani della richiesta di convocazione urgente della terza commissione consiliare, quella dedicata alle questioni sanitarie, da parte di tutte le opposizioni per poter fare il punto sulla situazione pandemica, le criticità e le soluzioni che la Regione sta mettendo in atto, il presidente dell'organismo, il leghista Ivo Moras, ha fissato l'appuntamento per lunedì 7 dicembre. «Prima non c'era la possibilità di trovare un tempo adeguato di mezza giornata, essendo in corso anche l'iter per la legge di stabilità», ha spiegato ieri Moras. «Nella seduta sarà audito l'assessore alla Salute e vice presidente della Regione, Riccardo Riccardi, i direttori delle tre aziende territoriali, il direttore dell'Azienda regionale di coordinamento per la Salute, il direttore dell'assessorato e il professor Fabio Barbone, che guida il Comitato tecnico scientifico che affianca il governo regionale nella lettura della pandemia», ha anticipato. «Ritengo sia giusto informare il Consiglio e di conseguenza l'intera comunità regionale», ha aggiunto il presidente della Commissione, motivando la sua attivazione per dare risposta alla richiesta pervenuta.
L'OPPOSIZIONE
Laconico il primo firmatario del Patto per l'Autonomia, che si è fatto promotore di una richiesta condivisa della minoranza per poter dare il proprio contributo in questa fase di emergenza sanitaria e socio-economica. «Abbiamo atteso otto mesi ha affermato Moretuzzo - aspetteremo ancora dieci giorni». Più pungente la reazione della consigliera Pd, Mariagrazia Santoro: «Non è una questione di data ma di chi convocare ha analizzato - I convocati sono parziali, chi viene convocato lo deve decidere l'ufficio di presidenza della commissione e non il presidente in modo autonomo. Va fatto un programma di incontri che contempli tutti i soggetti che possano dare un contributo per la costruzione di un quadro complesso. Mancano, per esempio, i sindacati e le associazioni».
LA MAGGIORANZA
Ieri sin dalla prima mattinata si era comunque colta la volontà di dare risposta positiva alla richiesta giunta dalla minoranza, fin che nel tardo pomeriggio si giunti anche alla fissazione di una data, salvo naturalmente accadimenti imprevisti. «Le porte non sono mai state chiuse e l'invito a lavorare insieme non può essere che accolto positivamente, purché da parte dell'opposizione ci sia una volontà reale di collaborazione e non attacchi ingiustificati, come non di rado è avvenuto in queste settimane», considerava infatti di primo mattino il capogruppo della Lega in Consiglio, Mauro Bordin. «Per la verità aggiungeva - si tratterebbe di continuare a lavorare in collaborazione, perché nelle sedi istituzionali questo spirito non è mai venuto meno. È successo, però, che in parallelo vi siano stati attacchi mediatici ingiustificati. Auspichiamo che l'atteggiamento cambi».
IL PRESIDENTE ZANIN
Semaforo verde anche da parte del presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, chiamato dalle minoranze a fare da garante: «In questo momento tutto il sistema è impegnato in uno sforzo titanico per contrastare questa seconda ondata epidemica ha premesso Zanin - Tuttavia, ritengo che un confronto in commissione sia un importante esercizio democratico fra chi vince e governa e chi sta all'opposizione e ha il compito di stimolo, controllo e supporto». I sindaci «stanno ricevendo quotidianamente l'informativa sull'andamento Covid nel proprio territorio», ha affermato intanto il presidente dell'Anci, Dorino Favot, confermando «l'attenzione dei primi cittadini a operare in qualsiasi modo possa essere utile per far rientrare i parametri di una pandemia che sta facendo paura dal punto di vista sanitario e socio-economico».
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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