Honsell: il mio ultimo giorno da sindaco

Giovedì 18 Gennaio 2018
ULTIMO ATTO
UDINE Ultima giornata da sindaco, oggi, per Furio Honsell a Palazzo D'Aronco. Con un incipit quasi scontato, il passaggio di consegne con il suo vice Carlo Giacomello, e una conclusione più inconsueta, a cui, però, Honsell tiene moltissimo: la presentazione di una ricerca sugli infortuni domestici (vedi altro articolo).
L'AGENDA
Densa di impegni. Così la descrive Honsell e così l'aveva definita pure la sua assessora Antonella Nonino, che, chiamata come i suoi colleghi a tracciare luci e ombre del decennio honselliano, aveva spiegato che, se proprio proprio avesse dovuto cambiare qualcosa, avrebbe modificato la sua agenda, «troppo piena». Oggi, spiega Honsell, «la mia giornata comincerà alle 8.30 e credo che si chiuderà verso le 19. Intorno alle 8.30-9 incontrerò il mio vice Carlo Giacomello per le ultime consegne. Non ci sarà alcuna cerimonia ufficiale, visto che io sono sindaco fino alla mezzanotte e, volendo, potrei sempre mandare una lettera per dire signori, scherzavo», ci fa una battuta. All'ultima seduta, spiega, martedì la sua giunta ha dato «l'indirizzo di stabilizzare 7 educatori di nidi» e «garantito la presenza dei cuochi nelle mense».
TAGLI DEL NASTRO
Le foto di Honsell con fascia tricolore e forbici in mano per il taglio del nastro di interventi piccoli o grandi abbondano negli album del decennio. E non mancheranno neppure oggi. Niente maxi cantieri, anche se simbolicamente, con il via libera sofferto e combattuto in consiglio lunedì, quello dello stadio 2.0 ha già avuto in qualche modo il suo imprimatur. «Per Udine - dice il sindaco - è stata una giornata importante. Si creeranno spazi che saranno messi a servizio della comunità». Oggi, invece, «alle 10 abbiamo l'inaugurazione dell'area allattamento della ludoteca». Poi, «la consegna del ponticello pedonale di via Castellana». Un cantiere piccolo, ma atteso da anni, come aveva rimarcato a giugno l'assessore Enrico Pizza, dopo che il progetto, da 70mila euro, aveva ottenuto l'ok della commissione per il paesaggio.
IL NODO
Ma non mancheranno neppure gli incontri formali, che costellano l'album dei ricordi dei due mandati. Prima un'associazione sportiva, poi, «il nuovo direttore del Demanio». In ballo, fra i due enti, resta tuttora non conclusa l'operazione di permuta di immobili che coinvolge anche l'ex caserma Friuli. «La questione è ancora in piedi, ma il problema è con l'Agenzia delle entrate che non ha risposto in modo inequivocabile sull'ammontare dell'imposta di registro, catastale e ipotecaria. Ha dato delle risposte non ritenute dai notai sufficienti e conclusive, quindi l'operazione è ancora bloccata. Non dipende da me. La lettera che abbiamo ricevuto è interlocutoria. Dice, in soldoni: intanto pagate la quota fissa, poi, se per caso dovessimo cambiare idea, ve lo faremo sapere. Ma questa è una cosa che il notaio non accetta. Bisogna che dicano: l'imposta è questa. La differenza? Si va da poche centinaia di euro a oltre duecentomila euro».
COMPIUTE E INCOMPIUTE
«Ma l'operazione per la caserma Friuli non è un'incompiuta. È tutto impostato. Basta che le Entrate ci mandino una lettera ed è compiuta. Ho smosso mari e monti ormai da otto mesi per sbloccare la cosa». Fra i suoi crucci,c'è Mercatovecchio, «il rammarico più grosso per la città». «Ma le opere compiute sono molte di più - aggiunge -. Ho sbloccato tanti interventi, a cominciare da Casa Cavazzini, poi la Manzoni, le scuole, la palestra dell'Asu, il Museo di Storia naturale, park Primo maggio...». Nel suo ultimo giorno da sindaco, pure «l'apertura delle buste per il concorso di idee per piazza Primo maggio». Un passo avanti verso quella riqualificazione di Giardin grande che anche alcuni dei suoi (da Venanzi a Ceccon) oggi ritengono fra le «incompiute» honselliane.
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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