È iniziata la conta dei danni, ma ancora non è finita

Giovedì 14 Novembre 2019
È iniziata la conta dei danni, ma ancora non è finita
IL BILANCIO
Dopo una prima verifica sull'entità dei danni causati dal maltempo nella notte scorsa, effettuata assieme ai vertici della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, il governatore Massimiliano Fedriga, di concerto con il vicegovernatore delegato alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, ha chiesto lo stato di emergenza nazionale a fronte delle criticità riscontrate. «Da una prima ricognizione - afferma Riccardi - risulta che i danni maggiori li hanno subiti i privati che hanno le abitazioni in prossimità della costa, le infrastrutture e i natanti coinvolti dagli effetti del maltempo. Il forte vento, infatti, ha amplificato la forza del mare, provocando mareggiate e diffusi fenomeni di acqua alta». Nel corso della notte, accanto ai tecnici della Protezione civile, sono intervenuti circa 100 volontari, con una quarantina di mezzi, per aiutare i cittadini che avevano subito allagamenti in appartamenti e cantine. «La valutazione complessiva dei danni - conferma il vicegovernatore Fvg - continuerà nei prossimi giorni. Tra oggi e domani procederemo a una ricognizione generale della situazione, mentre i tecnici della Protezione civile continueranno il monitoraggio delle zone coinvolte e, nei prossimi giorni, avremo un'idea precisa dell'entità dei danni subiti».
RICHIESTA DI CALAMITÀ
Il capogruppo consiliare regionale di Forza Italia, Giuseppe Nicoli, ha chiesto alla giunta Fedriga di interpellare il Governo Conte, affinché decreti lo stato di calamità naturale per la Regione Friuli Venezia Giulia e finanzi il ristoro dei danni provocati dal maltempo martedì e ieri. La richiesta è giunta, in aula, tramite una mozione urgente.
«Ad Aquileia e Grado - osserva Nicoli - si è deciso di chiudere le scuole, a fronte degli allagamenti dei centri urbani. Ho anche avuto notizia di alcune attività commerciali e abitazioni al piano terra allagate lungo il litorale isontino e friulano. Pesante, in particolare, la situazione a Lignano, Grado, Marano e Trieste. Le linee ferroviarie sono andate in tilt. Numerosi i black-out e le strade che hanno subito disagi o interruzioni. A Monfalcone, per esempio, - riferisce Nicoli - è stata parzialmente interrotta la strada del Brancolo, dove ho compiuto personalmente un sopralluogo». Una situazione a fronte della quale riteniamo doveroso attivarsi, nei confronti del Governo, affinché decreti lo stato di calamità per la nostra regione e conceda finanziamenti per il ristoro dei danni. Nel frattempo, - conclude l'esponente forzista - esprimiamo apprezzamento e gratitudine ai volontari della Protezione civile, alla direzione di quest'ultima e all'assessore regionale Riccardo Riccardi, per i primi interventi che stanno mettendo in campo per la sicurezza dei cittadini. Siamo in contatto con loro per comprendere l'esatta entità dei danni, per stabilire la quale saranno necessarie settimane».
PREVISIONI METEO
Per la giornata odierna l'Osmer Arpa prevede temporaneamente, in quota, masse d'aria più secche e stabili. Pur non essendoci componenti meteo sfavorevoli, la previsione di marea per la mattinata di oggi rimane comunque sostenuta sulla costa. Per domani sono previste piogge da abbondanti a intense, anche temporalesche, su pianura e costa. Nevicate abbondanti sui monti, inizialmente da quota 1300 metri, poi in giornata, la quota neve si innalzerà fino a 1600-1800 metri circa, oltre i 2000 metri sulle Prealpi. Soffierà vento di Scirocco sostenuto sulla costa, specie nel pomeriggio e vento da sud-est, sostenuto, anche in quota. Sulla costa è probabile il ripetersi di mareggiate e acqua alta. Sabato nuvoloso, con probabili precipitazioni verso sera. Domenica pioggia su pianura e costa e neve in montagna al mattino, nuvoloso al pomeriggio.
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