Duecento oculisti a convegno con 4 sale operatorie collegate

Lunedì 16 Settembre 2019
IL CONVEGNO
UDINE Oltre 200 oculisti da tutta Italia al lavoro all'auditorium del Città Fiera, con 4 sale operatorie collegate in diretta (dal Santa Maria della Misericordia e dal Policlinico Città di Udine), per presentare in tempo reale gli interventi di chirurgia oftalmologica più innovativi.
Il Congresso, che si terrà il 20 e 21 settembre, non a caso intitolato What's New 2019, rappresenta uno degli eventi scientifici più importanti, a livello regionale, dell'anno. Tra i protagonisti, il responsabile dell'oculistica del Policlinico, dottor Paolo Brusini, il direttore della Clinica oculistica dell'università di Udine, professor Paolo Lanzetta, e il dottor Giorgio Beltrame (Gruppo Policlinico Città di Udine).
L'obiettivo è quello di fornire ai partecipanti (medici oculisti, ortottisti e infermieri specializzati), oltre alle nozioni teoriche, anche la possibilità di seguire direttamente le modalità di svolgimento degli interventi che, allo stato attuale, rappresentano l'ultima frontiera nel trattamento chirurgico delle più importanti patologie oculistiche: cataratta, glaucoma e affezioni retiniche di vario tipo.
La chirurgia in diretta, che vedrà alternarsi numerosi chirurghi provenienti da varie regioni italiane, sarà la protagonista della giornata di venerdì 20 settembre, mentre il giorno seguente si parlerà prevalentemente di diagnosi e terapia del glaucoma.
Le patologie oculistiche rappresentano un grave problema di salute pubblica nel mondo (350 milioni di persone tra ciechi ed ipovedenti gravi): nei paesi sottosviluppati si diventa ciechi per la cataratta e la malnutrizione, mentre in occidente il rischio aumenta con il crescente tasso di invecchiamento della popolazione e con la diffusione dei tipici mali del benessere: il diabete, per esempio, è uno dei più importanti fattori di rischio per la salute degli occhi. In Italia, circa il 2% della popolazione sopra i 15 anni soffre di un problema oculistico; percentuale che sale al 43% negli ultra 75enni, dove crescono esponenzialmente soprattutto i casi di maculopatia e retinopatia.
Sviluppare e condividere terapie oculistiche sempre più efficaci diventa quindi essenziale, poiché i deficit della vista si accompagnano spesso alla non autosufficienza, con gravi compromissioni del benessere del singolo e della collettività, alle prese con un welfare sempre più difficile da assicurare.
Proprio per questo, la formazione e l'aggiornamento continuo dei medici costituiscono un investimento essenziale per la sanità e la salute.
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