Dopo 40 anni scompare il capolinea Cittadini del Cormor sul piede di guerra

Giovedì 10 Maggio 2018
IL CASO
UDINE Dopo oltre quarant'anni scompare lo storico capolinea del bus 11 in via Cormor Basso, che si trovava in un'area privata, mai acquisita dal Comune. Oltre un anno fa i proprietari hanno chiesto di spostare la fermata per disporre della loro area. E, dopo diverse proroghe, nelle scorse settimane, quel capolinea è stato sfrattato per così dire. Al suo posto, per ora, uno stop temporaneo in attesa della nuova piazzola annunciata dal Comune. E nel quartiere monta la protesta dei cittadini, che hanno appena portato le loro istanze anche in Regione.
I CITTADINI
«Abbiamo chiesto alla Regione che il problema venga risolto e ci hanno risposto che verrà fatto un tavolo fra Comune, proprietari, Saf e i cittadini del Cormor. Oggi i ragazzi sono costretti a salire sul bus in uno spazio fra il muro e il mezzo - riferisce Maurizio Della Rossa -. Prima, c'era un comodo gabbiotto per ripararsi quando piove e un marciapiede dove salire in sicurezza. Adesso, non più. Non solo: per fare inversione di marcia il bus è costretto ad arrivare fino alla prima rotatoria di Pasian di Prato. La situazione attuale crea disagi e disservizi», sostiene Della Rossa, uno dei cittadini del quartiere, che con Augusto Sacco si era già mobilitato in passato per altri nodi. «Sono stati spostati anche i cassonetti che si trovavano in quella piazzola. Ho visto auto sostare in contromano in prossimità di una curva per buttare le immondizie. Chiediamo di trovare una soluzione al più presto», conclude Della Rossa. La futura piazzola? «Un'area al momento non fruibile».
I PROPRIETARI
«L'autobus 11 dal 1976 sostava e svoltava nella nostra area privata - spiega Silvia Trangoni, una dei comproprietari - all'altezza di via Cormor Basso 71. Mio nonno, nel 76 aveva consentito al Comune l'uso temporaneo: un accordo a voce, non c'era nulla di scritto». Poi, prosegue Trangoni, «nel 2005, visto il lungo periodo trascorso, abbiamo chiesto al Comune di procedere all'acquisizione dell'area». E cita al cronista una risposta dell'aprile 2005 con cui il Municipio comunica che gli immobili «potranno essere acquisiti dal Comune non appena avranno una destinazione di piano regolatore a uso pubblico». «Poi ci sono stati altri contatti e incontri, abbiamo sempre continuato a offrire la nostra area al Comune, ma non se n'è fatto nulla», spiega Trangoni. L'epilogo? «Visto l'insuccesso, abbiamo deciso di riprendere possesso dell'area. Se il Comune non è interessato, ritengo giusto torni ai proprietari». Trangoni porta a testimonianza una lettera del 5 aprile 2017 con cui lei, assieme agli altri comproprietari, «considerato che l'attuale area privata dovrà essere rioccupata dai sottoscritti per essere recintata e resa disponibile», chiede alla Saf «lo spostamento della fermata» e «il ripristino entro il 30 maggio 2017 dello stato naturale del terreno». Poi, informa Trangoni, «il Comune ci ha chiesto delle proroghe, che abbiamo concesso. Alla fine abbiamo dato maggio 2018 come ultima scadenza. Quando abbiamo visto che sulla nostra area passavano i mezzi di cantiere impegnati nella realizzazione della ciclovia, abbiamo dato lo stop definitivo».
IL COMUNE E SAF
L'assessore Enrico Pizza assicura che «di fronte alla vecchia fermata, c'è una lottizzazione e lì sarà ricavato il nuovo capolinea del bus e il nuovo deposito dei cassonetti, ora in posizione provvisoria. Prevediamo anche un nuovo portabici. In questa situazione il Comune è fra due privati: il proprietario dell'area del vecchio capolinea e il privato che deve fare i lavori della nuova piazzola come onere di urbanizzazione. A quanto mi risulta l'intervento dovrebbe partire a breve: stiamo aspettando». Pure la Saf è in attesa. La società fa sapere che per ora in via Cormor Basso «c'è una fermata provvisoria regolare, istituita con ordinanza del Comune, dove i bus devono fermarsi, mentre l'inversione di marcia devono farla per forza a Pasian di Prato. Sono già stati fatti i sopralluoghi per la nuova piazzola. Dopo le prove, il progetto è stato adeguato in modo che tutto risulti perfetto. Stiamo aspettando che partano i lavori».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci