Colletta per il progetto anti-omofobia

Domenica 22 Settembre 2019
Colletta per il progetto anti-omofobia
IL CASO
UDINE L'undicesima edizione di «A scuola per conoscerci», il progetto di prevenzione e il contrasto al bullismo omotransfobico promosso da Arcigay Arcobaleno Trieste e Gorizia, Arcigay Friuli e Alfi-Lune, sarà attuato anche quest'anno nelle scuole nonostante il Governo regionale guidato da Massimiliano Fedriga abbia deciso di non sostenerlo, come invece aveva fatto sin dall'inizio la Giunta di Debora Serracchiani. Per questo è stata avviata una raccolta fondi che ha già dato assicurato all'organizzazione 3.500 euro sui 15mila necessari per proseguire il percorso che nell'ultimo anno ha interessato una ventina di istituti per 120 classi dalle medie alle superiori distribuiti su tutto il territorio regionale. Il punto sullo stato del progetto e sulle prospettive è stato fatto ieri a Trieste nel corso di un incontro cui hanno partecipato Antonella Nicosia, presidente di Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia, Nacho Quintana Vergara, presidente Arcigay Friuli, Angela Cattaneo, presidente Alfi-Lune e Davide Zotti e Margherita Bottino, rispettivamente responsabili educativo e scientifico dell'iniziativa che interessa le scuole. «Dall'anno scolastico 2009/2010 abbiamo incontrato più di 13mila studenti e più di 30 sono state le scuole coinvolte», è stato evidenziato nel corso dell'incontro. «Abbiamo organizzato formazione per il personale della scuola, convegni, incontri con le famiglie, presentazione di libri hanno elencato i presidenti delle associazioni Arcigay -. Abbiamo collaborato con l'Università di Trieste per svolgere una ricerca sul bullismo omofobico e sui fattori che lo possono prevenire».
MEDAGLIA
Il lavoro ha ottenuto nel 2011 anche la medaglia di bronzo del Presidente della Repubblica e, poiché gli organizzatori ritengono che «sia importante continuare a sostenere la cultura del rispetto e la valorizzazione delle differenze in particolare promuovendo il benessere delle e degli adolescenti che appartengono alle minoranze sessuali», il progetto proseguirà anche senza i fondi che la Regione ha assicurato negli ultimi anni. Proprio per questo, però, «diamo avvio a una campagna di raccolta per sostenere le attività del progetto, convinti che l'impegno per una società libera da pregiudizi e discriminazioni sia un obiettivo comune per il cui raggiungimento molti possono e vogliono portare il loro contributo hanno affermato Nicosia, Quintana Vergara, Cattaneo, Zotti e Bottino -. Infatti, già nel corso di alcune iniziative promosse all'interno del recente Fvg Pride, molte persone hanno voluto dare un loro contributo». In questi giorni si è aggiunto donati il ricavato di un'asta di fumetti organizzata da Roberto Peri e quello di un concerto promosso da Progetto Ruah Trieste. «Il numero di studentesse e studenti vittime e testimoni di omofobia e transfobia è ancora molto alto», hanno proseguito gli esponenti delle organizzazioni omosessuali del Friuli Venezia Giulia, «come dimostrano le ricerche nazionali e internazionali al riguardo». Glsen, la più importante organizzazione americana che si occupa del tema, ha certificato nel 2017 che «il 70% degli studenti Lgbt è vittima d'insulti omofobici, mentre il 29% è vittima di violenza fisica. Una tendenza riscontrata anche in Italia, in particolare da uno studio condotto da ricercatori dell'Università La Sapienza di Roma», hanno concluso.
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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