Calano i ricoveri, il Friuli verso la conferma di colore

Venerdì 11 Dicembre 2020
IL QUADRO
UDINE Più tamponi ma in rapporto meno contagi, i ricoveri ospedalieri tornano a scendere così come diminuiscono le persone in isolamento domiciliare e allo stesso tempo c'è un impennata dei guariti. Le ultime 24 ore in Friuli Venezia Giulia consegnano in parte notizie confortanti anche se i decessi da covid-19 rimangono ancora molto alti, 33 quelli registrati ieri, ai quali si aggiungono altre 9 morti pregresse inserite a sistema e afferenti al periodo dal 4 all'8 dicembre per un bilancio complessivo che sale a 1.164, di cui 809 negli ultimi due mesi.
I NUMERI
Sono stati rilevati 672 i nuovi contagi, l'8,04 per cento dei 8.356 tamponi eseguiti, il secondo miglior valore da inizio mese. Le persone risultate positive al virus in regione dall'inizio della pandemia sono salite a 37.789 ed è ancora la provincia di Udine a segnare gli incrementi più significativi, +315, seguita da Pordenone, +174, Gorizia, +103 e Trieste +68, alle quali si aggiungono 468 persone da fuori regione (+12). I casi attuali di infezione risultano essere 14.712. Scendono a 62 (-1) i pazienti in cura in terapia intensiva e a 652 (-11) i ricoverati in altri reparti. I totalmente guariti sono 21.913 (+1.372), i clinicamente guariti 517 e le persone in isolamento 13.481 (-748).
RISALE RT
La bozza del monitoraggio sull'andamento settimana della pandemia in Friuli Venezia Giulia ha visto ieri le prime anticipazioni che oggi verranno rese note dal ministro della Salute Roberto Speranza per il punto sulle fasce di rischio dei diversi territori italiani. Per la nostra regione si va verso la conferma della zona gialla, riconquistata una settimana fa, anche se il condizionale rimane sempre d'obbligo. Dal 30 novembre al 6 dicembre l'indice di trasmissibilità del virus, l'Rt è leggermente peggiorato passando dallo 0.92 allo 0.97, ma comunque sotto la soglia di guardia dell'1. Sul fronte degli altri valori per le terapie intensive il trend settimanale passa dal 35% al 37% dei 175 posti letto a disposizione, mentre per i ricoveri negli altri reparti si sale al 52% (dal 50%) dei 1.277 posti letto totali.
LA FONDAZIONE GIMBE
Sono 1.224 per 100 mila abitanti i casi positivi in Friuli Venezia Giulia nel periodo che va dal 2 all'8 dicembre, un dato in peggioramento rispetto alla settimana precedente. A certificarlo è il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe sull'epidemia da Coronavirus. Per quel che concerne l'incremento dei casi, nella settimana in questione, in Fvg è stato del 16,2%, secondo solo a quello registrato dalla Puglia (18,4%).
I FOCOLAI
Nel dettaglio dei dati, nel settore delle residenze per anziani sono stati rilevati 25 casi di positività tra le persone ospitate nelle strutture regionali, mentre sono stati 10 quelli registrati tra gli operatori sanitari. Sul fronte del Sistema sanitario regionale nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale le positività al Covid hanno riguardato 18 infermieri, tre medici, due operatori tecnici e quattro Oss; nell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale di tre infermieri, un amministrativo e un Oss; nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina di sei amministrativi, un infermiere, tre Oss e un medico. Da rilevare infine il caso di un infermiere al Burlo Garofolo di Trieste. Complessivamente sono state rilevate 1.359 positività al Covid del personale del sistema sanitario nel periodo dal 1 giugno all' 8 dicembre 2020: 325 AsFo, 658 AsuFc, 292 AsuGi, 40 Cro, 44 Burlo.
SPERANZE
Il Governo sta valutando una deroga alle limitazioni agli spostamenti per il 25 e 26 dicembre e per l'1 gennaio. Le misure inserite nel Decreto Natale' - in particolare il divieto di uscire dal proprio territorio comunale - avevano suscitato polemiche trasversali, sia per esempio dal presidente della conferenza delle Regioni, Bonaccini, sia dal governatore Fvg Massimiliano Fedriga, il quale aveva evidenziato la disparità di trattamento tra i cittadini che vivono nelle grandi città e quelli che risiedono in un piccolo comune. Contro le limitazioni si era espresso mercoledì anche il deputato friulano Renzo Tondo, autodenunciato in Aula, spiegando che a Natale avrebbe raggiunto il figlio, che vive a quattro chilometri di distanza, ma in un altro comune.
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