Calano i ricoverati, negli ospedali si spera

Domenica 5 Aprile 2020
IL BILANCIO DELLA GIORNATA
UDINE Negli ospedali di Udine e Palmanova medici e infermieri incrociano le dita. Negli ultimi due giorni, fino a ieri sera a ora di cena, nelle terapie intensive non erano entrati nuovi pazienti. E, a memoria del dirigente medico che coordina i reparti, Amato De Monte, è la prima volta che accade da molti giorni a questa parte. «Al Santa Maria della Misericordia di Udine spiegava ieri sera abbiamo cinque posti liberi e a Palmanova sono occupati cinque posti su sette a disposizione. Abbiamo trasferito diversi pazienti da Udine all'ospedale della città fortezza e non abbiamo accolto nuovi pazienti. Diciamo che fra venerdì e oggi (ieri ndr), dalla notte alla sera diceva a ora di cena non abbiamo accolto nessuno. È la prima volta da tempo». Tutto a posto, assicura De Monte, anche con le dotazioni di protezione per il personale: «Non abbiamo problemi». Anche in regione i pazienti delle terapie intensive scendono da 61 a 50 in un giorno, mentre i malati accolti in altri reparti ieri erano 183 contro i 201 del giorno precedente e le persone in isolamento domiciliare 1.103.
IL QUADRO
Restano comunque un colpo allo stomaco i numeri delle vittime e dei contagiati. I morti ieri sono stati dieci in regione, di cui cinque nel territorio provinciale di Udine, che è anche quello più colpito per numero di casi positivi, con 754 persone infettate (erano 681 il giorno prima), seguito da Trieste con 651 casi, Pordenone con 462 e Gorizia con 115, cui si aggiungono cinque persone non residenti in Friuli Venezia Giulia. Nuovo caso di contagio a Tarvisio, mentre è guarita la persona infettata a Malborghetto. All'ospedale di Palmanova è morta una donna di Monfalcone di 86 anni. È la terza persona morta in terapia intensiva nell'azienda sanitaria universitaria friulana, come rammenta De Monte, ma, in tutti i casi, «si è trattato di persone con altre patologie». Tavagnacco, invece, piange Solidea De Luca, che aveva 89 anni. Come sottolinea il sindaco Moreno Lirutti, che ha espresso la vicinanza sua e dell'amministrazione alla famiglia, «è la seconda persona morta per coronavirus a Tavagnacco». La signora era stata ricoverata in ospedale, poi le sue condizioni si sono aggravate. Nel 2014 aveva perso il marito, a 82 anni. Lascia due figli e i nipoti. Anche a Tavagnacco, intanto, procede la distribuzione delle mascherine: il sindaco prevedeva di distribuirle entro oggi a tutti gli over 70. «I prossimi mesi richiederanno un grande sforzo che dovrà essere condiviso dalle istituzioni, dalle associazioni di categoria, dai cittadini; ognuno di noi sarà chiamato a fare la propria parte, con responsabilità e senso di comunità, per ripartire, tutti insieme. Non sarà facile, ne siamo consapevoli, ma ci riusciremo», ha detto. A Buttrio il sindaco Eliano Bassi ha comunicato ai concittadini che delle sette persone contagiate quattro sono guarite e che l'unica ricoverata è stata dimessa, ma che ci sono due nuovi casi, per un totale di cinque. Ieri anche a Palmanova è iniziata la distribuzione delle mascherine.
CHIESA
In lutto anche la chiesa friulana, alla notizia, diramata dalla Diocesi di Albenga e Imperia, che il 3 aprile all'Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga è morto a causa del coronavirus don Ercole Turoldo. Ricoverato nei giorni scorsi, non ha retto l'assalto del virus. Nato nel settembre del 1949 a Sedegliano, era cugino di padre David Maria Turoldo. Sacerdote dal maggio del 1976, aveva prestato servizio in diverse comunità parrocchiali rette dai Canonici regolari lateranensi di cui faceva parte ed era stato maestro dei professi. Dal 2012 al 2017 padre provinciale della Provincia italiana dell'Ordine, si era trasferito a Roma alla parrocchia di San Giuseppe sulla Nomentana. Dal 2018 era superiore nella parrocchia di Santa Matilde ad Andora. «Persona arguta e colta, mai lo ha fatto pesare ed era semmai motivo per una battuta spiritosa lo ricordano alla Diocesi ligure - Raffinato organista, si è distinto per la sua umiltà e bontà, per la sua costante disponibilità verso i confratelli e tutti coloro che ha incontrato sulla sua strada».
FARMACI GRAZIE A UN'APP
Intanto l'assessore regionale Riccardo Riccardi annuncia a breve una app per le ricette farmaceutiche: «Abbiamo avviato un confronto con i medici di medicina generale e i pediatri di filiera, che ci permetterà in breve di mettere in campo un'applicazione per smartphone per la gestione delle prescrizioni dematerializzate dei farmaci. Ci si potrà recare in farmacia, mostrare il telefonino e, dopo una scansione dello schermo, ritirare il farmaco».
Dai dem il segretario regionale Cristiano Shaurli invita a fare un patto di fiducia con i cittadini: «Sarà necessario stilare dei patti con cittadini e società regionale, fidarci di loro, dell'impegno e rispetto delle regole che hanno dimostrato. Sarà necessario chiedere responsabilità a fronte di un lento ma necessario avvicinamento alla normalità».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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