Bramme su rotaia, Confindustria applaude ma chiede un tavolo

Sabato 21 Luglio 2018
PROGETTO
SAN GIORGIO «Soddisfazione per l'avvio del progetto», ma anche la consapevolezza che «non rappresenta una soluzione stabile». Da qui l'avvio «di un tavolo complessivo sulla logistica» nell'area di San Giorgio di Nogaro. Sono le considerazioni di Confindustria Udine all'indomani dell'avvio del trasporto ferroviario delle bramme dal Porto di Monfalcone ai quattro laminatoi di San Giorgio. Un appuntamento vissuto con la partecipazione degli operatori e dei rappresentanti di istituzioni e categorie, tra cui l'assessore regionale Graziano Pizzimenti, e il direttore generale di Confindustria Udine, Michele Nencioni. «L'associazione degli industriali considera il direttore si è sempre spesa a fianco delle imprese per promuovere una diversificazione sostenibile delle modalità di trasporto, tenendo conto al contempo delle indispensabili condizioni di competitività per le aziende e della salvaguardia del territorio». Il progetto sperimentale, che è partito operativamente il 9 luglio ma è stato inaugurato il 19 luglio e che a regime prevede l'organizzazione di 4-5 treni a settimana, va «nella giusta direzione», considerano gli industriali friulani, ma non è risolutivo di una realtà complessa.
Per questo, «d'intesa con Regione, Consorzio industriale e i principali portatori di interesse, pubblici e privati, promuovere un tavolo sul tema complessivo della logistica», spiega Nencioni, poiché «emergono criticità che riguardano tutte le modalità di trasporto stradale, ferroviario e marittimo -, che vanno affrontate in una visione d'insieme». Il superamento di questi problemi infatti, considerano ancora gli industriali friulani, «potrebbe consentire una gestione più economica e razionale a vantaggio della competitività del sistema produttivo locale, ma anche della sicurezza e della salvaguardia ambientale della stessa area». Intanto con i carichi ferroviari che ora sposteranno bramme da Monfalcone ai laminatoi di San Giorgio si stima che saranno tolti dalla strada dai 130 ai 150 camion alla settimana. Un alleggerimento che per essere definitivo avrà bisogno che il progetto passi dalla fase sperimentale a quella strutturale, grazie ai fondi europei, come ha spiegato nel corso dell'inaugurazione l'assessore Pizzimenti.
E proprio sul futuro del progetto è intervenuta l'ex assessore ai Trasporti e ora consigliera regionale Dem, Mariagrazia Santoro, auspicando che «la maggioranza attuale continui a utilizzare questa linea di finanziamento e che presto si passi dal regime provvisorio a quello definitivo, che è in attesa delle autorizzazioni della Comunità europea, che dovrà riconoscere il contributo come fuori dagli aiuti di Stato». Lo scorso anno era partito il servizio di trasporto via mare delle bramme verso i laminatoi dell'Aussa-Corno, per circa 80mila tonnellate.
A.L.
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