Bici in spalla addio, nelle stazioni arrivano 20 canaline per i cicloturisti

Venerdì 6 Dicembre 2019
Bici in spalla addio, nelle stazioni arrivano 20 canaline per i cicloturisti
I LAVORI
UDINE Sfacchinate addio. I cicloturisti (ma anche chi si porta la bici in treno per andarci a scuola, all'università o in ufficio) potranno presto evitare la faticaccia di portarsi la loro due ruote su e giù per le scale nelle stazioni che ancora non sono servite dagli ascensori e che, per loro fortuna, si trovano lungo il percorso della ciclovia più frequentata del Friuli, la Alpe Adria. È stata siglata ieri, infatti, una convenzione attuativa fra Rete ferroviaria italiana (Rfi) e la Regione Friuli Venezia Giulia per la realizzazione di canaline per far scorrere le ruote delle biciclette e accompagnare così più agevolmente la discesa e la salita nei sottopassi delle stazioni che si trovano lungo il tragitto della ciclabile che unisce l'Austria al Friuli o altri poli passeggeri che siano legati alla rete delle ciclovie regionali nell'ambito del progetto di cooperazione territoriale transfrontaliera Icarus, sostenuto da un programma Interreg Italia-Croazia. Il piano, che sarà sostenuto da 122mila euro (coperti con fondi regionali) prevede che vengano attrezzati nel giro di dodici mesi venti marciapiedi di nove stazioni, fra cui il polo ferroviario udinese. Le banchine accessoriate si aggiungeranno così ai nove marciapiedi che già sono dotati di canaline o rampe lungo il tragitto della ciclabile che da Salisburgo conduce a Grado, attraversando anche il Friuli dalla montagna alla pianura per poi raggiungere il mare.
Il maggior numero di canaline sarà collocato a Udine, dove saranno quattro le banchine che saranno dotate di aiutini per facilitare la discesa e soprattutto la salita dei ciclisti con la loro due ruote al seguito. Questo, in attesa che si completi la realizzazione dei primi ascensori, che ormai viene data per imminente (vedi altro articolo). Ma il piano della Regione, in convenzione con le Ferrovie, è di più ampia portata, perché riguarda tutte le stazioni e stazioncine che si affacciano sulle piste cattura-turisti. Nel dettaglio, saranno attrezzati tre marciapiedi nella stazione di Ugovizza Valbruna, due a Pontebba, due a Carnia, due a Venzone, uno a Gemona (dove una banchina ha già la dotazione). Poi altre due canaline saranno sistemate ad Artegna, due alla stazione di Tarcento e altrettante nel polo di Tricesimo San Pelagio. Sono già servite da canaline o rampe, invece, le stazioni di Tarvisio Boscoverde (che ha tre marciapiedi già attrezzati), Palmanova (nella città fortezza le banchine dotate sono due) e Cervignano Aquileia Grado, che conta tre marciapiedi amici dei ciclisti.
L'ASSOCIAZIONE
«Non per essere ipercritico, ma spero che le canaline che saranno installate non siano come quelle che già ci sono a Gemona - dice Paolo Attanasio, presidente di Abicitudine Fiab - perché quelle sono estremamente attaccate al muro e quindi la bicicletta dev'essere piegata a 45 gradi per scendere. Così diventa poco agevole portarsi la bici». Attanasio si augura che «sia un buon inizio. Sicuramente anche tutti i ciclisti più o meno quotidiani della nostra regione, penso a quelli di Cormons o Sacile per esempio, forse sarebbero contenti di poter avere delle canaline. A Udine, poi, aspettiamo gli ascensori». Anche il comitato pendolari Alto Friuli si raccomanda che «le canaline non siano fatte come a Pordenone, dove le ruote delle e-bike non ci passano».
Cdm
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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