AMBIENTE
UDINE In Friuli Venezia Giulia si respira aria più sana e si va

Venerdì 23 Agosto 2019
AMBIENTE
UDINE In Friuli Venezia Giulia si respira aria più sana e si va verso una regione Green. Lo ha affermato l'assessore regionale alla difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro commentando i dati sulla qualità dell'aria 2018 illustrati dal nuovo direttore di Arpa Fvg, Stelio Vatta. Questi miglioramenti ha commentato sono dovuti a diversi fattori tra cui una diversa politica ambientale e l'educazione ambientale.
Lo scorso anno in regione la qualità dell'aria è stata complessivamente buona e mediamente rispettosa dei limiti di legge, ma molto è dipeso anche dalle condizioni meteo.
LE POLVERI SOTTILI
Rispetto al 2017 l'Arpa ha registrato un significativo miglioramento in particolare sul fronte delle polveri sottili che sono legate alla combustione ma si formano anche in atmosfera. Le concentrazioni medie annue di Pm10 e Pm 2.5 sono risultato ovunque inferiori al massimo consentito, ma il numero di giorni con concentrazione elevata di Pm10 ha sforato il limite di 35 giorni in alcune zone, quelle del pordenonese e del latisanese al confine con il Veneto, pagando la vicinanza alla Pianura Padana che soffre fortemente di questo inquinamento. Si sta attivando una serie di azioni virtuose ha spiegato Vatta e stiamo investendo molto anche nella formazione, come spiegare di evitare l'installazione fai dai te delle stufe a pellet.
L'OZONO
Più alti, invece, i valori di ozono, inquinante che si forma in atmosfera a seguito di reazioni chimiche che avvengono in presenza di forte irraggiamento solare. Per questo inquinante, tipicamente legato al periodo estivo, il valore obiettivo fissato sulle concentrazioni giornaliere è stato superato in quasi tutta la nostra regione, ma è un problema che tocca tutta Europa. E' un inquinante difficile da abbattere ha detto Vatta e tocca soprattutto le aree fuori città. Dal benzene al biossido di azoto, dai metalli (tra cui nichel, arsenico e piombo) al monossido di carbonio fino al biossido di zolfo, tutti i livelli sono inferiori alle soglie di legge previste per la tutela della salute umana. Merito di un percorso tecnologico virtuoso ha sottolineato Vatta in altre regioni non è così. Maggiore attenzione va al monitoraggio del benzo pirene, un idrocarburo particolarmente cancerogeno. I valori, come precisa l'Arpa, sono ovunque in regione inferiori al limite di legge, ma non molto lontani dalla soglia e non mostrano una tendenza alla diminuzione ha aggiunto Vatta quindi faremo particolare attenzione a questo inquinante.
STATI GENERALI
Entro fine anno Trieste dovrebbe ospitare gli Stati generali dell'ambiente, il condizionale è d'obbligo perché l'appuntamento potrebbe slittare ai primi mesi del 2020. I costi non sono banali afferma Scoccimarro cercheremo degli sponsor per non pesare troppo sulle casse della Regione. L'obiettivo è creare un documento concreto, non un evento passerella. Un evento che però consentirà al Friuli Venezia Giulia di recepire quanto stabilito dalla comunità internazionale con la Carta di Parigi e permetterà di individuare assieme a tutti i soggetti interessati un percorso virtuoso per i prossimi dieci anni, che consenta di ottimizzare la salute dell'ambiente in salsa adriatica e Alpe Adria che coinvolgerà le regioni contermini, ma anche Slovenia, Austria e Croazia - Un percorso che inciderà in modo efficace e positivo sul nostro futuro e su quello dei nostri figli ha aggiunto Scoccimarro anticipando un'altra novità: la Regione sta valutando ulteriori iniziative per la salvaguardia del benessere animale, in particolare per quanto riguarda gli animali d'affezione.
DUE FOCUS
Anche se l'aria del Fvg è migliorata da nord a sud , da est a ovest della regione, in alcune zone particolarmente sensibili la guardia rimane alta e la Regione si concentrerà su due focus specifici dedicati al monitoraggio dei composti organici volatiti (tra cui il benzene) nel maniaghese nel monfalconese. Per Maniago, l'esigenza del focus nasce anche dalle preoccupazioni espresse dai sindaci del territorio per l'impatto dell'inceneritore.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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