Alimentaristi: «Vogliamo la riduzione degli orari»

Sabato 14 Marzo 2020
Alimentaristi: «Vogliamo la riduzione degli orari»
IL SILENZIO
UDINE Forse soltanto una copiosa nevicata sarebbe in grado di riprodurre il silenzio che ieri si ascoltava in pieno centro. Udinesi ligi al rispetto delle regole, salvo qualche braveheart che non ha voluto rinunciare a due passi in centro e i pochi impavidi sono ancora gli anziani. Vie deserte e nemmeno controlli, almeno nel cuore storico. Le uniche soste all'aperto erano quelle davanti alle farmacie. Tutto chiuso, ma si scopre che non significa rinunciare per forza a un caffè al bar. Nonostante i pubblici esercizi abbiano le serrande abbassate, dove ci sono rivendite di tabacchi aperte, la zona bar è chiusa agli avventori, ma non per la consegna di caffè a domicilio: il barista arriva munito di mascherina e guanti e un vassoio in mano. Certo, le possibilità sono poche e bisogna abitare a due passi dall'esercente. Un'altra rinuncia che si ferma al 90% è la spesa all'aperto grazie ai banchi di alimentari ancora presenti in piazza, seppure con pochissimi clienti. Ma i mercati di Campagna amica, che svolgono un ruolo di servizio alla collettività con prodotti alimentari freschi, locali e distribuiti nel rispetto delle regole igienico-sanitarie, rimangono operativi. La possibilità di poter acquistare all'aperto, dove consentito, in aree molto ampie e ben distribuite permette il rispetto delle misure di sicurezza indicate dalle ordinanze, comunica Coldiretti Fvg, ma anche nelle strutture coperte è garantita la massima attenzione.
I MERCATI
Continuano dunque le aperture dei mercati coperti di Udine, (martedì dalle 15.30 alle 20, venerdì e sabato dalle 8 alle 13), Pordenone e Gorizia. Da parte loro, gli ambulanti del settore food ci sono, «nell'ottica di assicurare i servizi primari ai territori sprovvisti di negozi di vicinato o supermercati», fa sapere il presidente provinciale della Fiva Confcommercio Cristian Zabeo con la richiesta di un sostegno da parte delle istituzioni.
GLI ALIMENTARISTI
A cercare di ridurre le aperture, invece, sono gli alimentaristi che chiedono orari ridotti nei supermercati. «Viste le restrizioni imposte giustamente dal Dpcm, non ha più senso avere orari di apertura estesi alle ore serali e alla domenica» sostiene Confcommercio Fida Udine, con il presidente provinciale Andrea Freschi, proponendo una razionalizzazione degli orari di apertura che preveda 12 ore massime di apertura al giorno, con chiusura domenicale. «In questo modo garantiremo a tutti di poter reperire generi alimentari, senza creare forti criticità al settore» spiega rilanciando la comunicazione della vicepresidente di Confcommercio nazionale Donatella Prampolini che ha sottolineato anche le difficoltà dei lavoratori: «Il carico di lavoro di queste settimane, unito al personale ridotto a causa delle procedure preventive che impongono di far rimanere a casa chiunque presenti sintomatologia influenzale, costringe gli imprenditori e i loro collaboratori a turni massacranti e non gestibili ancora a lungo».
L.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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