Una mostra per celebrare Sartor a 100 anni dalla morte

Martedì 4 Maggio 2021
Una mostra per celebrare Sartor a 100 anni dalla morte
CAVASO
A 100 anni dalla morte del grande scultore veneto Francesco Sartor, Cavaso del Tomba ha deciso di celebrare l'artista con una mostra, inaugurata l'altro giorno a Villa Premoli (fino al 23 maggio). Un percorso espositivo ricco di arte e di vita, che ricorda Sartor, nato nel 1865 proprio a Cavaso, i suoi studi (iniziò a Possagno, al Collegio Canova e alla Gypsotheca) e le sue opere. Molti gli onorevoli e parlamentari presenti, così come alcuni consiglieri regionali e sindaci del territorio.
LA RIPARTENZA
«Era giusto partire dai valori profondi della nostra terra - ha dichiarato il sindaco Gino Rugolo durante la cerimonia d'apertura della mostra - per noi lo scultore Francesco Sartor rappresenta uno dei valori fondanti della nostra comunità. Bisogna rendere nuovo ciò che ci circonda, guardare con occhi nuovi e rendere attuali i messaggi che la nostra terra ha saputo esprimere nel tempo». Anche il critico Vittorio Sgarbi, affezionato a questo triangolo di bellezza tra Asolo, Possagno e Cavaso, non è mancato all'appuntamento (inaugurava proprio il 1 maggio, alla Gypsotheca di Possagno, la mostra La Maddalena-Caravaggio e Canova) . Con lui Moira Mascotto, curatrice della mostra nonché direttrice della Gypsoteca di Possagno, che ha raccontato 'artista veneto, evidenziandone anche l'importanza civile: Sartor ricoprì importanti cariche e tanto si spese per la salvaguardia del patrimonio artistico nazionale, tanto da rendersi disponibile per la tutela dei gessi canoviani durante la Prima Guerra Mondiale.
LA COLLABORAZIONE
«Molte sono state le persone che ci sono state vicine - ha affermato Mascotto -l'amministrazione comunale, la Pro loco, il Gruppo di Ricerca Storica che ha allestito la mostra e che da anni studia e approfondisce la figura di questo artista, infine la Commissione Celebrazioni Sartor nata proprio in questa occasione». Cento posti a sedere, nel rispetto delle norme anticovid, hanno permesso la partecipazione di molte persone alla cerimonia inaugurale della mostra, che prevedeva anche un concerto del clavicembalista Roberto Loreggian sulle musiche di Bach. La nuova esposizione continuerà anche attraverso dove appuntamenti musicali, convegni di carattere storico e artistico, e laboratori per i più piccoli.
Benedetta Basso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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