Riapre i battenti la mostra su Piranesi «Disponibile anche per tour virtuali»

Giovedì 4 Febbraio 2021
MOGLIANO
Piranesi, la ripartenza. Da ieri la mostra Passato senza fine, dedicata ai 300 anni dalla nascita di Giovanni Battista Piranesi ha riaperto i battenti e sarà visitabile anche nei pomeriggi di giovedì e venerdì al Centro d'Arte e Cultura Brolo di Mogliano Veneto. Allestita in un anno particolarmente difficile, ora la mostra sarà visitabile anche con guida (prenotazioni a centroartisticopiranesi@gmail.com). Un evento per ricordare il grande incisore: per questo il Comune si è rivolto al Circolo Piranesi. Angelo Zennaro accanto a sè ha chiamato Manlio Brusatin storico e docente universitario, Enzo di Martino critico d'arte e autore di un agile volume dedicato a Piranesi, Giandomenico Romanelli (responsabile musei civici di Venezia), Francesco Amendolagine (docente di architettura ed esperto di Piranesi). E, in veste di collaboratori esterni, Giulia Lamonato e Michele Rovoletto. Il focus della mostra sono le Carceri d'invenzione: Si tratta di una serie di tavole raffiguranti ambienti senza eguali: fortemente drammatici, che hanno nei secoli influenzato scrittori, architetti, poeti, pittori, scenografi e artisti in ogni campo. L'altra grande novità riguarda il virtual tour dell'esposizione, fruibile per tutti gli utenti.
OPERE E FILMATI
Per accedere alla visita virtuale sarà sufficiente cliccare questo link: bit.ly/PassatoSenzaFineVirtualTour L'esperienza del tour virtuale permetterà a tutti di osservare le opere e i filmati esposti nella speranza di poter tornare presto ad ammirarli insieme. «L'esperienza del visualtour sarà un vero viaggio all'interno della galleria -spiega il curatore della mostra Angelo Zennaro- Ci saranno delle schede che illustreranno le diverse tavole del Piranesi, oltre alla possibilità di vedere un filmato tridimensionale realizzato dalla Fondazione Cini che consentirà al fruitore di camminare virtualmente dentro le carceri». Piranesi nasce a Mogliano il 4 ottobre 1720. Figlio di Angelo, tagliapietre veneziano, e Laura Lucchesi. La sua formazione avviene in uno studio di architetti a Venezia, ma inizia presto a fare esperienza anche nelle arti figurative e decorative ispirandosi in particolare al Canaletto, maestro nell'arte delle vedute. Giunge a Roma a soli vent'anni nel 1740. Dopo un breve soggiorno a Venezia torna a Roma, dovesi si stabilisce, aprendo una bottega in via del Corso.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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