BORSO DEL GRAPPA
I cieli di Borso si tingono d'azzurro. E tale non è solo il colore terso del cielo di questi giorni, particolarmente limpido sul Grappa e dintorni, ma anche quello della maglia della nazionale. Si, perché, c'è pure un po' di Marca nella medaglia d'oro individuale conquistata da Joachim Oberhauser di Termeno (Bolzano) ai mondiali di parapendio che si sono svolti a Krushevo in Macedonia, mentre l'Italia a livello di squadra è risultata campione del mondo a pari merito con l'uscente Francia. Oltre che da Oberhauser, la nazionale azzurra comprendeva la milanese Silvia Buzzi Ferraris, Christian Biasi di Rovereto (Trento), Marco Busetta di Paternò (Catania), Alberto Vitale pilota ragusano trapiantato a Bologna e Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano) in veste di CT. A rivelare la connessione fra l'importante risultato e la zona del Grappa è Fausto Bosa, presidente della Confartigianato. «Sono sport minori che nessuno si fila -commenta con un pizzico di sarcasmo da appassionato di parapendio- Intanto però un nostro connazionale è campione del mondo di parapendio». E rivela: «Joachim, pilota quarantatreenne esperto di macchine agricole, viene spesso a volare e ad allenarsi sui cieli di Borso». Che, quindi, si sono rivelati vincenti oltre che particolarmente apprezzati dagli amanti di tale disciplina. Nella quale, secondo gli esperti, dopo questa impresa si può guardare all'Italia come la nazione più forte al mondo nel volo libero in parapendio e deltaplano, dove per libero si intende il volo senza motore, sulle ali del vento e delle correnti d'aria ascensionali. Tali risultati, del resto, sono arrivati dopo il successo nei mondiali di deltaplano dello scorso luglio. (l.bon)
© RIPRODUZIONE RISERVATA I cieli di Borso si tingono d'azzurro. E tale non è solo il colore terso del cielo di questi giorni, particolarmente limpido sul Grappa e dintorni, ma anche quello della maglia della nazionale. Si, perché, c'è pure un po' di Marca nella medaglia d'oro individuale conquistata da Joachim Oberhauser di Termeno (Bolzano) ai mondiali di parapendio che si sono svolti a Krushevo in Macedonia, mentre l'Italia a livello di squadra è risultata campione del mondo a pari merito con l'uscente Francia. Oltre che da Oberhauser, la nazionale azzurra comprendeva la milanese Silvia Buzzi Ferraris, Christian Biasi di Rovereto (Trento), Marco Busetta di Paternò (Catania), Alberto Vitale pilota ragusano trapiantato a Bologna e Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano) in veste di CT. A rivelare la connessione fra l'importante risultato e la zona del Grappa è Fausto Bosa, presidente della Confartigianato. «Sono sport minori che nessuno si fila -commenta con un pizzico di sarcasmo da appassionato di parapendio- Intanto però un nostro connazionale è campione del mondo di parapendio». E rivela: «Joachim, pilota quarantatreenne esperto di macchine agricole, viene spesso a volare e ad allenarsi sui cieli di Borso». Che, quindi, si sono rivelati vincenti oltre che particolarmente apprezzati dagli amanti di tale disciplina. Nella quale, secondo gli esperti, dopo questa impresa si può guardare all'Italia come la nazione più forte al mondo nel volo libero in parapendio e deltaplano, dove per libero si intende il volo senza motore, sulle ali del vento e delle correnti d'aria ascensionali. Tali risultati, del resto, sono arrivati dopo il successo nei mondiali di deltaplano dello scorso luglio. (l.bon)
