Lotta allo smog Pd: «I comuni sono stati lasciati soli»

Domenica 19 Gennaio 2020
LA POLEMICA
TREVISO «Dopo l'ordinanza anti barbecue contro l'inquinamento da Pm10, l'assessore Manera aggiusta il tiro: l'idea di cambiare le caldaie è corretta, farlo ogni comune per conto proprio, con tempi diversi, un po' meno. Esistono già gli ecobonus nazionali, i contributi della Provincia e quelli del Comune. Ma non basta: serve un piano marshall anti Pm10 per la pianura padana sottolinea Stefano Pelloni, capogruppo del PD in consiglio comunale Manera e Conte vadano a bussare la porta di Zaia: la Regione da anni scarica il problema dell'inquinamento atmosferico sui comuni, così ogni sindaco fa la sua ordinanza e nessuno prende provvedimenti seri. È un problema complesso che affrontato in maniera sistemica». Il centrosinistra, insomma, approva l'idea dell'assessore all'Ambiente trevigiano di chiedere allo Stato di lasciare nel territorio le risorse necessarie per finanziare la sostituzione di tutte le caldaie obsolete presenti in città. Ma mette nel centro del mirino la Regione: «La Regione Veneto potrebbe utilizzare i fondi europei che verranno stanziati con questo nuovo Green Deal per mettere in campo una politica di investimenti che potrebbe avere un impatto positivo anche sull'economia continua non possiamo più accettare questo scarica barile sulle spalle dei comuni, lasciati soli ad affrontare un problema enorme».
LA PROPOSTA
«A Treviso cogliamo l'opportunità della cittadella della salute in costruzione per studiare un progetto di teleriscaldamento, per poter riscaldare il quartiere di sant'Antonino Chiesa Votiva con il calore generato dall'inceneritore dell'Ospedale. Molte città italiane ed europee utilizzano già questi sistemi, la nostra vicina Udine ad esempio. Sarebbe un modo importante per affrontare l'inquinamento atmosferico generato dalle caldaie domestiche, restituendo un'esternalità positiva ad un quartiere che in questi anni è stato molto sacrificato dal traffico generato dall'Ospedale».
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