LA RABBIA
CONEGLIANO La rabbia che avevano dentro era tanta e poteva esplodere,

Giovedì 12 Settembre 2019
LA RABBIA
CONEGLIANO La rabbia che avevano dentro era tanta e poteva esplodere, ma è stata civilissima ieri la manifestazione di protesta degli studenti e dei lori genitori, dei vari indirizzi tecnici dell'Istituto Superiore Galilei nella zona di San Pio X, la cui struttura, di competenza della provincia, presenta gravissime criticità, e al quale sono da alcuni anni sono aggregati quelli professionali dell'Ipsia di Via Pittoni.
Alle 8 si sono ritrovati in via Galilei davanti al corpo principale della scuola, risalente ai primi anni Sessanta, che è inagibile dal giugno dello scorso anno a causa della rottura delle tubazioni dell'acqua, provocando un disastro a cui non è stato tuttora posto rimedio. Solo due, ma efficaci, gli striscioni allestiti, con le scritte L'Istituto Galilei non mollerà finché sicurezza non avrà. Le scuole sicure sono quelle che non crollano e Stanchi delle parole vogliano una scuola sicura. Parole, parole, soltanto parole e niente di più. Con loro c'era anche il preside Salvatore Amato, nel suo ruolo istituzionale di dirigente, come ha tenuto a precisare, per vigilare e garantire che la protesta non degenerasse e portasse ad eccessi. Oltre che diversi insegnanti, tra cui l'ingegnere Yuri Dario, che è pure capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale. In corteo hanno percorso via Galilei ed hanno quindi imboccato via Volta fino raggiungere il lato nord della trafficatissima Pontebbana, nel tratto urbano di viale Italia, presidiata in forze dalla polizia locale, da quella di stato del commissariato di via Maggior Piovesana e dai carabinieri. Il corteo non lo ha attraversato, come era stato raccomandato vivamente dalla questura agli organizzatori, per non creare intralci al traffico e bloccarlo. «E' stata una decisione assurda, che ci è stata comunicata all'ultimo momento, perché c'erano disposizioni diverse fino a venerdì scorso» ha detto Marzia De Giusti, presidente del consiglio di istituto del Galilei, che ha coinvolto la stragrande maggioranza dei genitori nella protesta. «Chiediamo serietà e assunzioni di responsabilità e non bastano le promesse, che ci sono state fatte e ripetutamente confermate, ma sono rimaste finora inevase, per cui continueremo con altre iniziative di protesta». La provincia ha assicurato che realizzerà i lavori più urgenti da 90 mila euro entro febbraio in una struttura, che ha bisogno però di interventi radicali di ristrutturazione, suddivisi in due stralci, per i quali in prospettiva è prevista una spesa di quasi sei milioni di euro. L'urgenza riguarda il ripristino del corpo principale, che è inagibile, come lo sono anche cinque aule e laboratori nel retro. Lo è anche un'altra aula in cui martedì scorso è stato scoperto un nido di calabroni e soni stati fatti intervenire i vigili del fuoco. «La prossima primavera, per le vittorie che il Galilei ha ottenuto negli ultimi anni, ospiteremo la gara nazionale meccanica, assegnataci dal Miur, con la partecipazione di istituti tecnici di tutta Italia - ha sottolineato il preside - e noi e Conegliano faremmo una pessima figura se per allora i laboratori non fossero resi idonei».
Giampiero Maset
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