IL REPORT
TREVISO Cresce la dispersione scolastica, la marginalizzazione delle

Giovedì 13 Maggio 2021
IL REPORT TREVISO Cresce la dispersione scolastica, la marginalizzazione delle
IL REPORT
TREVISO Cresce la dispersione scolastica, la marginalizzazione delle donne, il rischio di restare senza casa e la fragilità degli invisibili che vivono di espedienti come la vendita porta a porta. Sono I cocci lasciati a terra dall'impatto dell'onda d'urto della pandemia sui cittadini stranieri in provincia di Treviso. Raccolti dalla messa a fuoco delle prime stime degli effetti dell'emergenza Covid-19 che mostrano di quanto si sia già allargata la forbice delle disuguaglianze sociali nella Marca. A scattare la fotografia delle nuove emergenze che toccano sul vivo la popolazione straniera è un'indagine presentata da Cisl Belluno-Treviso, Anolf, Caritas di Treviso e Vittorio Veneto, Migrantes, cooperative La Esse e Una casa per l'uomo sulle orme dell'annuale Report sui cittadini stranieri residenti nella provincia di Treviso. Per la prima volta, complice l'emergenza sanitaria, la Marca deve fare i conti con una riduzione dei movimenti migratori. E se sono stati 43 mila i lavoratori stranieri nel 2019 in provincia di Treviso (l'11 per cento degli occupati), il bilancio alla fine del 2020 conta sì un saldo positivo di posti di lavoro (+1380), ma fortemente ridotto rispetto al 2019 (+2.785).
LA RETROMARCIA
In generale in un anno di pandemia la provincia di Treviso registra un calo di assunzioni del 17 per cento. Terziario, turismo, ristorazione e manifatturiero locale restano i settori più colpiti. A remare contro adesso pure la riduzione dei movimenti migratori che per la prima volta, nel 2020, hanno ingranato la retromarcia. Meno stranieri dunque in arrivo, ma anche meno nuovi nati. I numeri fino ad oggi di riferimento restano tuttavia quelli del Censimento permanente della popolazione dell'Istat fermo al 2019 (pre-pandemia) che quantificavano in poco più di 90 mila il numero dei cittadini stranieri residenti in provincia di Treviso, il 18,6 per cento del totale regionale. Con un'incidenza degli stranieri sul totale dei residenti in provincia di Treviso del 10,2 per cento. Basta però fare un passo indietro e confrontare il dato con l'indagine censuaria del 2011 per registrare un calo del 4,2 per cento.
I NUOVI NATI
A scrivere un altro segno meno è pure la flessione delle nascite nel 2019: i nuovi nati stranieri in provincia di Treviso nel 2019 sono stati 1.263 (meno 2,8 per cento rispetto al 2018). Difficile certo capire fino in fondo la portata degli effetti sociali della pandemia, ma alcune emergenze sono già alla luce del sole: «I segnali che ci arrivano ci fanno comprendere quanto il tessuto della comunità si sia indebolito spiega don Davide Schiavon, direttore di Caritas tarvisina La fragilità adesso rischia di diventare marginalità. Serve mettere a fattore comune le risorse del territorio in una logica di condivisione. Quell'andrà tutto bene è stata una gran bugia. E ora qualcuno sta pagando le conseguenze».
ABBANDONI SCOLASTICI
Tra i nodi venuti al pettine, la questione giovanile resta ad alto fattore a rischio. Gli studenti con cittadinanza non italiana iscritti nelle scuole della provincia di Treviso nell'anno scolastico 2018/19 sono stati 17.828 con un'incidenza del 13,4 per cento sul totale degli alunni della Marca. Ma intanto in Veneto nel 2019 la quota di ragazzi che hanno abbandonato la scuola ha registrato un tasso di abbandono del 6 per cento, mentre per i compagni di scuola stranieri il tasso sale al 28,1 per cento. Ora il rischio che la curva della dispersione scolastica per possa ancora aumentare nell'anno scolastico in corso, a causa delle conseguenze della pandemia, resta alto. Tra le nuove emergenze, in salita il rischio per le donne di marginalizzazione ed esclusione sociale.
Alessandra Vendrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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