IL DOCENTE
TREVISO Se gli esami sono appena iniziati, ci sono già dei promossi.

Giovedì 20 Giugno 2019
IL DOCENTE
TREVISO Se gli esami sono appena iniziati, ci sono già dei promossi. Sono le tracce del tema d'italiano. Sono piaciute moltissimo agli insegnanti, hanno commosso i figli di Nando Dalla Chiesa, ma hanno anche nutrito una piccola polemica sugli scritti di Montanari. Roberto Grigoletto, un passato da vicesindaco, un presente da prof del Canova, mette in luce il grande assente: il tema di storia. «Aperte le buste con le tracce della prima prova si è manifestato subito un convitato di pietra: il tema storico. È vero che di Storia si parla in più di una traccia, ma io rimango convinto che questa disciplina non si possa trattare a spizzichi e bocconi». La storia dunque è un riferimento irrinunciabile per l'attualità. «Imprescindibile per poter discutere dei singoli eventi: prendiamo la figura del generale Dalla Chiesa; omaggio doveroso ma se de-contestualizzata dal punto di vista storico e politico rischia di rivelarsi un esercizio retorico». E si sofferma sull'altro grande classico della maturità. Le tracce che non rispecchiano i programmi di studio e presumerebbero uno studente onnivoro lettore di quotidiani e libri.   «Stessa identica cosa è successa per l'altro grande, Leonardo Sciascia, il cui brano va collocato in una cornice molto ampia e dalla quale non si può prescindere». La traccia migliore? A detta di tutti quella sul Giusto delle due ruote. «Bene la traccia dedicata al campionissimo Bartali e alla deportazione degli ebrei, anche se poi chiedeva di parlare d'altro». Se avesse dovuto scegliere? «Avrei fatto Srajano». E infine Ungaretti. Non proposto però nella sua versione più adatta alla scuola. «Immortale, sì: attenzione però perché la poesia proposta racchiude una molteplicità di significati. Facile solo apparentemente». (ef)
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