Giunta Villanova a rischio sfiducia

Giovedì 29 Aprile 2021
Giunta Villanova a rischio sfiducia
SERNAGLIA
Galeotto fu il Piave. Il fragile asse che teneva unite le due sponde della Lega in quel di Sernaglia si è infranto sull'argine del fiume sacro dalla patria. Già segnata da lotte intestine la giunta del neofita Villanova perde l'unico aggancio con la corrente salviniana della senatrice Sonia Fregolent, l'ex sindaco che ha passato il timone all'attuale primo cittadino rimanendo pur sempre nella compagine di maggioranza come consigliere. Il suo fedelissimo Gesus Bortolini, trait d'union con le amministrazioni passate, con una lettera protocollata in Comune, che non lascia alcun margine sui reali rapporti di giunta, ha ufficializzato le sue dimissioni da vice sindaco e da assessore. Continuerà a sedere sui banchi del Consiglio divenendo con la Fregolent e la consigliera Luciana Giotto l'ago imprescindibile della bilancia. Senza i loro voti la maggioranza affoga, salvo salvataggi dell'ultim'ora dalle navi dell'opposizione. E oggi in consiglio comunale la giunta potrebbe andare sotto aprendo una crisi senza soluzione.
IL NODO DEL CONTENDERE
Primo banco di prova la seduta consigliare di questa sera che al terzo punto dell'ordine del giorno vede in discussione la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: la realizzazione delle casse di espansione sul Piave a Ciano del Montello e la gestione integrata del rischio alluvione con l'ormai famoso contratto di fiume. E' su questo punto che Bortolini in netto contrasto con il resto della Giunta, Villanova in primis, ha deciso di dire basta. «Una questione mai affrontata in modo approfondito - si legge nella sua lettera di dimissioni - è la sicurezza idraulica del fiume Piave, ora, nell'ordine del giorno notificato, si è previsto di approvare una delibera che, come nel suo stile, non prende nessuna posizione netta. Nella precedente amministrazione abbiamo lottato tanto e duramente, ora lei sembra più impegnato a cercare un equilibrio che non scontenti nessuno piuttosto che una posizione chiara che tuteli il nostro territorio». Il timore è infatti che le casse di espansione possano diventare il varco che apre alla temutissima diga di Falzè. Un'opera che ciclicamente ritorna come una spada di Damocle sul futuro del paese e che tutte le amministrazioni hanno tenacemente combattuto. Ma ora che la progettazione della casse di espansione è stata avviata dalla Regione i Comuni leghisti, come Sernaglia, tentennano a prendere posizione e scelgono come mormorato in Giunta «di tenere i piedi in due staffe».
LA LUNGA SCIA
Ma questo è solo l'ultimo argomento di disaccordo, come lo stesso vice sindaco ammette. Già a fine febbraio sulla scia dello scandalo dei ristori Covid che ha travolto lui e la Fregolent, e sfiorato l'assessore Vanni Frezza che dopo averlo intascato l'ha ritornato al Comune a ridosso dell'accesso agli atti chiesto dalle opposizioni, Bortolini aveva accusato il sindaco di averlo «incastrato». «La scelta - ammette - si è perfezionata con particolare riferimento a questo tema ma è conseguenza di una serie di comportamenti che si sono susseguiti nel corso di questi anni che hanno messo in evidenza come per il sindaco la collegialità della Giunta non abbia alcun senso permettendo al contempo l'intromissione di altri colleghi nelle materie che mi sono state assegnate, non ultimo il caso del parcheggio a pagamento di Falzè. Ho tentato più volte di esprimere tale disagio ma vi è stata da parte sua la totale indisponibilità a trovare delle soluzioni. Nessuno ha mai negato il suo ruolo di sindaco ma non condivido la scelta di mettere in un angolo chi per dieci anni ha lavorato per raggiungere i risultati che hanno portato alla sua vittoria, valorizzando al contrario chi non lo merita in alcun modo. Non posso condividere un'amministrazione che non sta attuando i progetti che si era promessa di fare. Dopo due anni posso dire che il sindaco è riuscito a dividere coloro che l'hanno sostenuto e a rompere il gruppo perchè non è mai stato trasparente». Parole che non lasciano adito a interpretazioni, nonostante il sindaco Villanova affermi di «non avere idea delle reali motivazioni che lo hanno spinto a dimettersi».
L'ALTRO FRONTE
E per non farsi mancare nulla sempre stasera in Consiglio approda anche l'interrogazione di Proposta Civica sul progetto Life Palù. Altro tasto dolente dell'amministrazione Villanova e secondo i beni informati origine della rottura in casa Lega, che risalirebbe alla fine del 2019, quando il sindaco tolse le deleghe in materia alla senatrice. Progetto europeo la cui gestione da tempo sarebbe sotto la lente d'ingrandimento anche del segretario comunale e che avrebbe visto in atto alcuni interventi non conformi ai piani vigenti.
L'APPOGGIO
A serrare le fila arrivano le parole della senatrice Fregolent che per la prima volta interviene dopo il caos bonus. «Con Gesus Bortolini ho lavorato bene per tutti gli anni del mio mandato, è una persona che stimo, una persona corretta e che ha sempre agito nell'interesse generale. Sono sicura che le dimissioni derivano da una scelta sofferta e a lungo ponderata». Senatrice che questa sera difficilmente parteciperà al Consiglio. «Abbiamo lavori in aula dipende da che ora finiscono». Più d'uno maliziosamente pensa che il giorno non sia stato scelto a caso. Ma questo è solo l'inizio di una partita a scacchi che si preannuncia lunga.
Manuela Collodet
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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