Giunta, un anno di lavoro vale oltre 500mila euro

Mercoledì 6 Gennaio 2021
I DATI
TREVISO La giunta trevigiana, conti alla mano, costa poco più di 500mila euro l'anno: per la precisione 504.785,04 euro. A tanto ammontano le indennità, al lordo, percepite da sindaco e assessori. Gennaio è, solitamente, il periodo per fare i bilanci accompagnandoli con due conti. Da ieri, nel sito del comune, sono disponibili i dati riguardanti gettoni di presenza e indennità incassati dagli amministratori trevigiani nel corso del 2020. Un dato fresco, fresco, che metto nero su bianco una parte dei costi della macchina comunale.
I NUMERI
Andando nel concreto. Il sindaco Mario Conte ha preso nell'ultimo un anno 80.765,64 euro lordi, che si riducono a 51.313,36 netti, per un'indennità mensile di 6.730,47 euro lordi (circa 4mila netti); il vicesindaco si attesta poco sotto: 5.047,85 euro mensili lordi, circa tremila netti. Poi gli assessori: 4.038,28 euro lordi, circa 2.500 netti. Poi ci sono i rimborsi, che negli anni tutte le giunte hanno drasticamente tagliato riducendoli all'osso. Nel bilancio di fine anno sono stati segnati 954,20 euro per il sindaco e 932,52 per l'assessore Alessandro Manera. Ma per entrambi gli amministratori 312,76 euro sono stati però rimborsati al Comune dal parlamento Europeo. Si tratta, in pratica, di qualche biglietto ferroviario e aereo per andare a Roma o Bruxelles in missione e tornare in giornata. Infine ci sono anche 30,90 euro rimborsati all'assessore alla Cultura Lavinia Colonna Preti. Il presidente del Consiglio, carica equiparata a quella di assessore, ha invece un'indennità di 4.038,28 euro mensili lordi.
LA CLASSIFICA
In giunta quindi il più pagato, se così si può dire, è il sindaco Conte con 51.313,36 euro netti presi nel 2020. Poi c'è il vicesindaco Andrea De Checchi con 39.839,03 euro netti. A seguire gli assessori con 32.811,03 euro netti per Colonna Preti, Silvia Nizzetto, Christian Schiavon, Sandro Zampese. Un pelino meno invece per Linda Tassinari e Gloria Tessarolo che si attestano a 32.794,07 euro. Chiude la graduatoria Alessandro Manera che incassa un'indennità ridotta in quanto dipendente di una società privata: per lui nel 2020 l'indennità finale è stata di 13.876,33 euro. Infine il presidente del consiglio Giancarlo Iannicelli, che ha chiuso l'anno con 29.131,03 euro netti.
LE PRESENZE
Tra i consiglieri comunali invece vice la regola del gettone di presenza: 92,26 euro lordi (circa 70 netti) per ogni presenza in consiglio comunale e in commissione. A Ca' Sugana la linea dettata da tutte le amministrazioni è di considerare presente e meritevole del gettone il consigliere che non solo è formalmente presente alle sedute, ma chi vi partecipa per almeno metà della loro durata. Nel 2020 il consigliere con più gettoni di presenza è stato Davide Acampora (Forza Italia) con 5.205,76 euro lordi, pari a 3.944,41 netti. «Assieme a Losappio e Davide Visentin - spiega - in consiglio faccio gruppo da solo e quindi partecipo anche a tutte le commissioni. Fortunatamente vivo del mio lavoro e quello di consigliere è un incarico che faccio per spirito civico e passione. Non certo per soldi, ma nessuno lo fa per questo. In questo periodo poi non siamo certo noi quelli che possono lamentarsi». Tra chi ha preso meno, nonostante abbia presenziato a quasi tutti i consigli e alle commissioni di competenza, c'è Riccardo Barbisan (Lega) con 140 euro netti in tutto il 2020: in quanto consigliere regionale fino a maggio non ha avuto diritto a nessun gettone, poi c'è stata la pausa estiva e i consigli di fine anno.
Paolo Calia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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