Il Var, ovvero il video assistant referee, è il sistema di assistenza alla

Lunedì 14 Agosto 2017
Il Var, ovvero il video assistant referee, è il sistema di assistenza alla
Il Var, ovvero il video assistant referee, è il sistema di assistenza alla direzione di gara tramite la moviola che verrà visionata da altri arbitri addizionali designati insieme a quelli che in campo dirigeranno la gara. Il Var non sostituisce gli arbitri, verrà utilizzata solo in episodi decisivi quali rigori, gol, scambi di persona ed espulsioni e viene richiesta dal direttore di gara e non da allenatori e giocatori. Due saranno gli arbitri addetti alla visione delle immagini, in caso di episodio dubbio il gioco verrà fermato (la media della decisione in via sperimentale è di 27 secondi) e sarà comunque l'arbitro di campo, che se vuole può anche visionare le immagini, a prendere la decisione finale.
L'allenatore del Napoli Sarri è stato finora l'unico uomo di calcio che sul Var ha espresso un'opinione: Voglio sapere chi decide ha dichiarato chi sono gli arbitri che ci negano o ci concedono un calcio di rigore. A detta di molti che seguono la vicenda, le perplessità di Sarri sull'applicazione del Var sono giustificate e, in ogni caso, il sistema va verificato sul campo. Questo è anche il parere di un gruppo di ex autorevoli arbitri, ora opinionisti in varie trasmissioni di radio e televisione.
Il loro pensiero può essere così sintetizzato. Lo scetticismo di Sarri è legittimo e condivisibile, si sta discutendo di un'innovazione che è di portata storica per il calcio. Del resto le perplessità sono proprie delle persone intelligenti, i poco responsabili accettano senza colpo ferire.
Le variabili sull'utilizzo, sulla gerarchia delle decisioni e su altre applicazioni saranno chiarite col tempo, quando tutto andrà a regime. Vedremo l'arbitro che ferma il gioco e con un gesto fa capire che bisogna ricorrere alla moviola. Per adesso è una novità nella liturgia della partita, ma diventerà presto un'abitudine.
Naturalmente ci vorrà del tempo prima di arrivare ad una situazione soddisfacente; per ora ci vuole pazienza. All'ultima Confederation Cup in Russia ci sono stati episodi che non inducono all'ottimismo, almeno per ora. Nell'occasione, la tecnologia ha moltiplicato dubbi, perplessità, timori; in alcuni casi autentici pasticci. Tutto ciò conferma una verità che è bene accettare presto: la moviola in campo ridurrà le ingiustizie del campionato ma non sarà perfetta, non correggerà ogni possibile errore. L'arbitro in campo conserverà l'ultima parola e, con essa, pure il diritto di sbagliare.
Il Russia nella prima fase ci sono stati 35 casi da Var in 12 partite, con sei decisioni modificate che hanno inciso sul risultato. E' stato un successo, abbiamo evitato decisioni sbagliate ha detto il presidente della Fifa Infantino, ricordando però che le discussioni e le polemiche ci saranno sempre.
Secondo Pierluigi Collina, sempre un'autorità in campo internazionale, la tecnologia rende gli arbitri tranquilli. Uno di questi gli ha scritto assicurandogli che con il Var si diverte di più, non ha pressioni.
Occorre dire che certe incongruenze sono nate anche per la scarsa esperienza di alcuni arbitri, ben lontani dalla preparazione dei nostri. Non è un caso che solo l'Italia, con la Germania, abbia deciso di partire col Var.
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