CICLISMO
Mentre Feltre si prepara a illuminarsi di rosa il 29 gennaio per festeggiare

Venerdì 18 Gennaio 2019
CICLISMO Mentre Feltre si prepara a illuminarsi di rosa il 29 gennaio per festeggiare
CICLISMO
Mentre Feltre si prepara a illuminarsi di rosa il 29 gennaio per festeggiare i 102 giorni dalla partenza del 102. Giro d'Italia di cui sarà protagonista assieme al territorio, i vicini di casa trentini sono alle prese con un'autentica corsa contro il tempo, anche nel senso di meteo, per ripristinare la viabilità sul Passo Manghen dopo l'uragano del 29 ottobre.
IL CANTIERE
Tre ditte lavorano a ritmo serrato con l'obiettivo di consegnare alla Corsa Rosa che farà transitare la 20. tappa, forse decisiva, e alla granfondo feltrina Sportful Dolomiti Race un territorio in totale sicurezza per le migliaia di ciclisti che transiteranno rispettivamente l'1 e il 16 giugno. Due occasioni imperdibili, per tutti. Il 29 gennaio decreterà in modo ufficiale l'inizio dell'anno rosa. Tutte le città di tappa in contemporanea nazionale illumineranno i monumenti più prestigiosi e simbolici di rosa: così anche Feltre. Varrà la pena fare una passeggiata in centro storico o alzare gli occhi per ammirare la torre di Alboino, Piazza Maggiore, le fontane Lombardesche e via Mezzaterra colorarsi per una notte completamente di rosa. In provincia di Trento intanto stanno portando avanti la loro battaglia contro il tempo per portare a termine i lavori di sistemazione e messa in sicurezza della strada di Passo Manghen, uno dei punti nevralgici assieme a Passo Croce d'Aune, della 20. Tappa del 1 giugno. L'uragano ha devastato anche quelle zone, si parla di 18 ettari di superficie boschiva spazzata via dalla furia di vento e acqua. Solo in Primiero sarebbero 202mila i metri cubi di piante cadute. Anche il percorso della granfondo, come la città di Feltre, cambierà completamente paesaggio per chi vi pedalerà a giugno non per la prima volta. Il territorio apparirà ancora molto ferito, ma sarà sicuro.
IL SOPRALLUOGO
Mercoledi scorso, infatti, c'è stato un sopralluogo della Commissione speciale presieduta da Raffaele De Col creata dalla Provincia di Trento per gestire i danni del maltempo. «Nel versante che sale da Telve alla cima spiega Fabrizio Trentin, sindaco di Telve ci sono stati danni inferiori rispetto al versante in discesa, verso la Valle di Fiemme. Gli alberi caduti sono stati rimossi quasi subito con un grande lavoro, adesso una ditta sta lavorando a pieno ritmo per sistemare le scogliere, ripristinare il manto laddove l'acqua lo ha eroso, mettere la strada in totale sicurezza. A primavera poi riasfalteremo tutto il tratto». Peggio è andata nell'altro versante. A pochi chilometri da Molina di Fiemme il torrente Cadino è esondato mangiandosi letteralmente 300metri di strada e un ponte. «La Provincia ha già stanziato oltre 3 milioni di euro spiega Trentin e ci sono tre ditte specializzate che stanno facendo un lavoro straordinario. Una è concentrata sul punto più critico relativo ai 300metri di strada completamente sparita: la stanno ricostruendo in toto. Una sta ricostruendo il ponticello e gli argini. Una sta analizzando tutto il tratto di discesa e lo sta mettendo in completa sicurezza. La mancanza di neve li sta aiutando ad andare avanti. Stanno facendo un lavoro straordinario e siamo tutti convinti che per il Giro di Italia sarà tutto sistemato e messo in sicurezza. Poi per completare i lavori di devastazione della superficie boschiva ci vorranno almeno tre anni di lavoro, ma per noi resta fondamentale riaprire la viabilità di quel tratto, non solo per la corsa rosa e la Granfondo».
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