Tutti in piazza per tornare al lavoro Marcon, in 400 al flash mob serale

Mercoledì 6 Maggio 2020
Tutti in piazza per tornare al lavoro Marcon, in 400 al flash mob serale
MOBILITAZIONE
MARCON L'onda lunga della protesta è arrivata a Marcon. Commercianti, artigiani, ristoratori, partite Iva e lavoratori dipendenti del territorio locale e pure dei Comuni vicini, hanno dato luogo ieri sera in piazza Mercato ad un flash mob contro il protrarsi della chiusura forzata di molte attività economiche decretata a seguito dell'emergenza sanitaria. A promuovere la pacifica iniziativa sono stati Barbara Fanutti, Samuela Calza e Lorenzo Buoso che, attraverso il passaparola e messaggi postati nel gruppo Facebook Rialziamoci da loro costituito, sono riusciti a portare in piazza oltre 400 persone.
Occupando gli spazi che gli organizzatori avevano individuato al fine di rispettare il distanziamento sociale previsto dal Dpcm e dotati tutti di mascherine e guanti, i partecipanti hanno assistito alla proiezione di un video che ha messo a fuoco le fasi più emblematiche del momento che sta attraversando il Paese (le città vuote e il duro lavoro del personale medico negli ospedali), alternando immagini del ritorno alla normalità che tutti vorremmo presto rivedere, ascoltando la lettura da parte di Lorenzo Buoso delle richieste che nei giorni scorsi gli imprenditori del settore hanno trasmesso al Governatore della regione Luca Zaia.
La situazione, a detta degli operatori, è grave («anzi, è molto grave», è stato sottolineato) poiché i danni accumulati per effetto delle mancate aperture degli esercizi stanno assumendo dimensioni preoccupanti, a cominciare dalle spese di gestione, su tutto affitti e bollette che continuano ad arrivare, «mentre in cassa, da più di due mesi, non entra un solo euro». Commercianti ed artigiani chiedono di poter riaprire quanto prima le loro attività, nel rispetto ovviamente delle regole sanitarie, ma anche la sospensione delle imposte e dei tributi locali, di poter avere prestiti e affidamenti garantiti dallo Stato, la sospensione dell'invio di cartelle e avvisi di pagamento fino al 31 dicembre 2020, un credito d'imposta del 100% sulle spese obbligatorie a seguito dell'emergenza, nonché l'abolizione dell'Isa (l'indice sintetico di affidabilità). Piuttosto esplicativo, a tal proposito, uno dei cartelli esposti: Se lavorare non è più un diritto, pagare le tasse non sarà più un dovere.
Alla manifestazione ha partecipato anche il sindaco di Marcon, Matteo Romanello: «Sono al loro fianco ha detto prima di tutto perché sono anch'io una partita Iva e, poi, perché trovo che un'iniziativa organizzata in questo modo, pacifica e dai toni pacati, sia il modo giusto per portare le proprie istanze all'attenzione del Governo e delle istituzioni locali».
Mauro De Lazzari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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