Ritorno a scuola in presenza per tutti? Tavolo in Prefettura sui trasporti locali

Mercoledì 21 Aprile 2021
Ritorno a scuola in presenza per tutti? Tavolo in Prefettura sui trasporti locali
IL NODO
VENEZIA Fermi alla finestra a capire come far quadrare un'equazione irrisolvibile. Al momento le cose stanno così: da lunedì, con il ritorno in area gialla, tutte le scuole torneranno in presenza al 100%, ma - sempre con le bocce ferme a ieri sera - resterà al 50% la capienza dei mezzi di trasporto. Come garantire, quindi, il regolare servizio a mezza potenza di fuoco?
L'INCONTRO
Tutti argomenti che nei prossimi giorni finiranno al centro di un vertice in Prefettura a Venezia con l'intento di trovare il bandolo della matassa. «Non è ancora stato deciso quando convocare il tavolo - ha chiarito ieri il prefetto Vittorio Zappalorto - anche perché prima di trovarci voglio vedere cos'ha deciso il Governo. È chiaro che così come stanno le cose adesso non è semplice da sbrogliare. Tra giovedì e venerdì, con le carte del Governo in mano - ha concluso Zappalorto - ci incontreremo e capiremo come fare». I diretti interessati - Actv e Atvo, soprattutto - al momento rimangono in attesa, consci entrambi di come la situazione sia insostenibile.
NEL VENEZIANO
L'assunto è semplice, spigano da Actv: è impossibile garantire il 100% del servizio con il 50% della capienza nei mezzi pubblici, il che vuol dire che per portare i passeggeri di un solo autobus, ce ne vorranno due. Si può? Nemmeno per sogno. Nemmeno aumentando i mezzi a disposizione. A dirlo sono i dati della stessa azienda di trasporto pubblico. Nel 2019 all'ora di punta, cioè tra le 7 e le 8 della mattina, sul ponte della Libertà passava un autobus (pieno in ogni ordine di posti, seduti o in piedi) ogni 30 secondi.
Insomma, il raddoppio dell'offerta, spiegano ancora da Actv, è un discorso che non regge nemmeno in fatto di viabilità perché raddoppiare il numero degli autobus intaserebbe ogni strada: a pieno regime, infatti dai 260 mezzi di Actv vengono fatte 600 corse. Trovare altri 250 autobus sarebbe impossibile nonostante Actv si stia guardando intorno e abbia chiesto una mano agli ex autobus gran turismo, ma anche in quel caso si potrebbero reperire non più di una quindicina di mezzi, numero ben distante dai 250 che servirebbero se venisse confermato il limite del 50% della capienza. Il problema, per l'azienda pubblica, è quindi nelle regole che dovranno essere chiare anche per garantire un servizio regolare e costante.
NEL VENETO ORIENTALE
Situazione simile quella che si è trovata ad affrontare Atvo, l'azienda di trasporti del Veneto orientale. Per rispettare i dettami vigenti - presenza al 100%, capienza al 50% - servirebbe un raddoppio degli autobus in un'area comunque a densa popolazione scolastica tra il polo di San Donà di Piave, Portogruaro e gli istituti di Jesolo, San Stino e Fossalta. Ammesso e non concesso che si possano comprare il doppio dei bus ora in funzione, non sarebbe comunque un percorso fattibile nel breve giro. Anche dal Veneto orientale, quindi, arriva la richiesta di una decisione che tenga in considerazione l'impossibilità - nei fatti - di gestire una situazione al di fuori dalla portata delle aziende.
N. Mun.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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