L'avvocatessa Soliman di nuovo sotto inchiesta

Martedì 7 Febbraio 2017
L'avvocatessa Soliman di nuovo sotto inchiesta
(L.I.) Altri guai in arrivo per l'avvocatessa 39enne Sara Soliman, già finita ai domiciliari nel febbraio 2014 per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, con laccusa di aver guidato la cricca dei permessi di soggiorno assieme al suo braccio destro, l'impiegata Patrizia Grappiglia (che ha poi patteggiato la pena di un anno e otto mesi, con la sospensione condizionale). Gli agenti della Squadra mobile hanno perquisito sia la sua abitazione che l'ufficio di via Avanzo sequestrando diversa documentazione cartacea, un pc fisso, un notebook, un tablet e un telefono cellulare. All'avvocatessa Soliman, iscritta nella sezione speciale degli stabiliti, cioè coloro che hanno conseguito il titolo all'estero nella fattispecie in Spagna - e sono abilitati ad esercitare la professione in Italia, è stato notificato contestualmente l'avviso di garanzia con le accuse di esercizio abusivo della professione e truffa. Si tratterebbe di episodi legati alla regolarizzazione di cittadini cinesi: la professionista avrebbe elaborato documenti falsi in accordo con l'assistente di polizia Pierangelo Capuzzo, arrestato nel settembre scorso, e da circa un mese e mezzo agli arresti domiciliari.
«La mia cliente non c'entra nulla - riferisce il difensore, avvocato Stefano Sartori - e dimostreremo che le accuse a suo carico sono infondate. Ci difenderemo come nel primo processo».
L'altra avvocatessa finita sotto inchiesta è la civilista Caterina Bozzoli, 42 anni, con studio in via Trieste. È da sempre impegnata nelle procedure di regolarizzazione dei lavoratori immigrati. Anche lei ha ricevuto la visita della polizia, che ha perquisito lo studio e l'abitazione.

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