Cison esulta: «Questo arresto per noi è una liberazione»

Domenica 11 Marzo 2018
Cison esulta: «Questo arresto per noi è una liberazione»
SOLLIEVO
CISON DI VALMARINO «Sapere che hanno fermato il presunto omicida, è per noi una liberazione». Tira un sospiro di sollievo la comunità cisonese. Ieri, in centro, già si respirava l'aria di festa di Assaporando Cison del prossimo fine settimana, con la voglia quindi di guardare avanti. Molti volontari erano al lavoro per allestire le casette degli espositori. E la notizia del fermo del 36enne Sergio Papa era sulla bocca di tutti. Gli abitanti, in particolare gli anziani, hanno vissuto giorni di ansia e di paura. L'omicidio dei coniugi Nicolasi, Loris e Anna Maria, ha sconvolto la quiete delle colline di Rolle e di quello che è uno dei borghi più belli d'Italia, finito al centro della cronaca per questo efferato delitto.
PAURA
«Tra i nostri anziani l'atmosfera era molto tesa. Questa è una notizia positiva» testimonia Antonio Nicaretta. «Non vivevamo certo con la fobia di un assassino pronto a colpire nuovamente puntualizza Piergiorgio Zago del bar Roma - pensavamo infatti che si fosse trattato di un raptus, un qualcuno mosso da un qualcosa, non un serial killer. Questa attesa era comunque diventata un macigno per il nostro paese». A Cison ieri all'ora di pranzo gli abitanti, chi dalla televisione e chi dal passaparola, hanno così saputo del fermo di Sergio Papa, nome che in paese dice nulla a chi qui risiede. «Non lo conosco» conferma il sindaco Cristina Pin che plaude al lavoro dei carabinieri. «Hanno condotto le indagini in modo veloce. Questa era una notizia che attendevamo», sottolinea il primo cittadino. Il sindaco non nasconde che i suoi concittadini siano rimasti scossi da quanto si è consumato giovedì primo marzo tra le colline di Rolle. «Erano sconvolti conferma Pin -, ora possiamo tornare alla tranquillità. È prima di tutto una bella notizia per i famigliari, perché così chiudono il cerchio su tutte le chiacchiere che ci sono state». Appresa la notizia che il presunto killer sarebbe il 36enne originario di Refrontolo, il sindaco Pin ha avuto modo ieri di parlare anche con la figlia dei Nicolasi, Katiuscia che abita a Rolle. «L'ho sentita sollevata racconta Pin -, le era dovuto sapere chi fosse l'omicida, anche se questo non cambia niente su quanto accaduto». Il dolore di una figlia per aver perso, in quel modo, i suoi genitori è ancora oggi troppo grande. Martedì, alla cerimonia funebre dei Nicolasi con rito laico che si terrà a Nervesa della Battaglia, il sindaco di Cison di Valmarino sarà presente con la fascia tricolore per testimoniare la vicinanza di tutta la comunità ai figli dei Nicolasi, Eddi e Katiuscia.
IL PRECEDENTE
«Rolle si merita gli onori della cronaca per la sua bellezza, non per la cronaca nera» aggiunge con auspicio Pin. Ma a Rolle questo non è il primo delitto che si consuma tra le sue colline. Negli anni Settanta a Zuel, ad un chilometro in linea d'aria dalla casa dei Nicolasi, ci fu un altro omicidio. Tra i boschi, per un diverbio scoppiato tra due cisonesi, ad avere la peggio fu il falegname Sergio Possamai, morto per una serie di coltellate inferte da un altro uomo del posto, che venne immediatamente arrestato dai carabinieri. Ora la comunità guarda avanti e chiede per la sua Rolle un po' di pace.
C. B.
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