LA DECISIONE
PORDENONE Su proposta dell'assessore Guglielmina Cucci, la giunta comunale ha deliberato di dedicare l'area verde in via Pitter (dietro il cimitero di Rorai) a Oriana Fallaci, intendendo in tal modo omaggiare una delle donne più brillanti della cultura italiana ed europea e una delle menti più lucide e acute della nostra epoca.
IL TRIBITO
Il tributo a questa figura simbolo dell'emancipazione femminile vuole essere un riconoscimento a tutte le donne impegnate nell'affermazione della dignità e delle pari opportunità. Una battaglia che la Fallaci ha incarnato con forza, rappresentata dal suo gesto più noto, quello di togliersi il chador nella celebre intervista all'ayatollah Khomeini. Fallaci partecipò giovanissima alla Resistenza per poi distinguersi nell'attività letteraria e giornalistica svolta in prima linea, nei fronti caldi del pianeta, tanto da essere la prima donna italiana a ricoprire il ruolo di inviata speciale. L'intitolazione vuole perpetuare il ricordo per il suo efficace e instancabile impegno per i valori della libertà, condotto con coraggio e determinazione.
L'ASSESSORE
Per secoli e millenni afferma l'assessore le donne sono state escluse dall'istruzione, dalle professioni più prestigiose, dalle cariche istituzionali. Pensiamo solo all'accesso alla magistratura vietato fino al 1963 o a talenti eccezionali come Nannerl Mozart, sorella di Amadeus, che ha dovuto sacrificare la propria carriera al ruolo di madre e moglie. Per questo motivo sono rimaste sempre nell'ombra. Dall'altra parte anche molte di quelle che - nonostante tutto - sono riuscite a emergere, sono state volutamente oscurate e ignorate. Dare visibilità alle donne, riconoscendo il loro apporto alla società civile, alle scienze e alle arti, attraverso la toponomastica è uno degli strumenti che abbiamo a disposizione per ristabilire un equilibrio. Esiste in Italia un vero e proprio movimento di toponomastica femminile e Pordenone, che già si sta dimostrando una eccellenza in tema di pari opportunità non poteva che essere in prima linea anche in questo ambito. E' uno degli argomenti su cui stiamo lavorando anche col protocollo dei Comuni. Sono azioni semplici, ma molto significative. L'auspicio è che Pordenone possa fare da traino in questa direzione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Su proposta dell'assessore Guglielmina Cucci, la giunta comunale ha deliberato di dedicare l'area verde in via Pitter (dietro il cimitero di Rorai) a Oriana Fallaci, intendendo in tal modo omaggiare una delle donne più brillanti della cultura italiana ed europea e una delle menti più lucide e acute della nostra epoca.
IL TRIBITO
Il tributo a questa figura simbolo dell'emancipazione femminile vuole essere un riconoscimento a tutte le donne impegnate nell'affermazione della dignità e delle pari opportunità. Una battaglia che la Fallaci ha incarnato con forza, rappresentata dal suo gesto più noto, quello di togliersi il chador nella celebre intervista all'ayatollah Khomeini. Fallaci partecipò giovanissima alla Resistenza per poi distinguersi nell'attività letteraria e giornalistica svolta in prima linea, nei fronti caldi del pianeta, tanto da essere la prima donna italiana a ricoprire il ruolo di inviata speciale. L'intitolazione vuole perpetuare il ricordo per il suo efficace e instancabile impegno per i valori della libertà, condotto con coraggio e determinazione.
L'ASSESSORE
Per secoli e millenni afferma l'assessore le donne sono state escluse dall'istruzione, dalle professioni più prestigiose, dalle cariche istituzionali. Pensiamo solo all'accesso alla magistratura vietato fino al 1963 o a talenti eccezionali come Nannerl Mozart, sorella di Amadeus, che ha dovuto sacrificare la propria carriera al ruolo di madre e moglie. Per questo motivo sono rimaste sempre nell'ombra. Dall'altra parte anche molte di quelle che - nonostante tutto - sono riuscite a emergere, sono state volutamente oscurate e ignorate. Dare visibilità alle donne, riconoscendo il loro apporto alla società civile, alle scienze e alle arti, attraverso la toponomastica è uno degli strumenti che abbiamo a disposizione per ristabilire un equilibrio. Esiste in Italia un vero e proprio movimento di toponomastica femminile e Pordenone, che già si sta dimostrando una eccellenza in tema di pari opportunità non poteva che essere in prima linea anche in questo ambito. E' uno degli argomenti su cui stiamo lavorando anche col protocollo dei Comuni. Sono azioni semplici, ma molto significative. L'auspicio è che Pordenone possa fare da traino in questa direzione.
