Sul mattone la crisi pesa ancora Compravendite stabili, prezzi fermi

Sabato 9 Novembre 2019
MERCATO IMMOBILIARE
PORDENONE Per il mercato immobiliare la crisi non sembra ancora finita. Anche per il 2019 infatti ci si attende un dato non ancora positivo sui prezzi delle compravendite (mentre sui volumi dovrebbe esserci una conferma di circa 5 punti in più, pari però a quella del 2018) che l'anno scorso avevano registrato quasi un -4 per cento. Anche se si è registrato un miglioramento trainato dalla seconda parte del 2019. Il primo semestre di quest'anno era rimasto più o meno sui valori dell'anno scorso, nella seconda parte dell'anno si è invece registrato un incremento. Sostanzialmente, dunque, le quotazioni delle compravendite nel residenziale non hanno ancora raggiunto un valore positivo. Dove invece si registra un ulteriore incremento della domanda è nel mercato delle locazioni: a fronte di un aumento delle richieste di appartamenti in affitto non viene corrisposta una offerta adeguata. In pesante difficoltà resta invece ancora il mercato immobiliare nell'ambito del commercio: la crisi sul territorio lo sta di fatto inchiodando.
PATRIMONIO DATATO
«È innegabile - sottolinea Stefano Medici, responsabile provinciale della Fimma-Confcommercio, la categoria degli immobiliaristi che sta ultimando il borsino per fine novembre - che gli immobili, ancora sono tanti, che risalgano in particolare agli anni Sessanta tendano ad abbassare il dato dei valori nelle compravendite. Si tratta infatti di un patrimonio spesso vetusto, inadeguato rispetto ai criteri energetici. Questa fascia è in forte sofferenza. Sul nuovo la richiesta è discreta. Mentre vi è una richiesta maggiore sull'usato più recente, cioé sugli immobili realizzati dopo il 2000: vi è molta richiesta ma poca disponibilità». Più dinamico e in crescita è il mercato delle locazioni: la domanda (soprattutto di mini-appartamenti) arriva da tutti i settori ma è trainata anche dalla presenza dei cittadini Usa della base avianese e degli studenti universitari da fuori regione.
LITE POLITICA
E sul tema legato all'immobiliare anche la politica comunale non manca di litigare. «In Consiglio comunale e in commissione - interviene Marco Salvador (Civica Pn1291) - l'assessore Amirante ha parlato di un aumento delle compravendite immobiliari addirittura ai livelli pre-crisi. Basta parlare con gli operatori del settore, in città il relativo aumento dei volumi fa parte di un andamento del tutto naturale dopo gli anni più duri della crisi. Dall'Osservatorio immobiliare regionale infatti emerge che i valori delle compravendite sono ridotti e in prezzi in città sono i più bassi della regione. In città - aggiunge - il mercato immobiliare è ancora bloccato, soprattutto per quanto riguarda il nuovo. Il dato è confermato sia dalla riduzione di nuovi investimenti che dalla diminuzione dei permessi a costruire rilasciati rispetto al 2017». La polemica si sposta poi su altri dati. «Qualche campanello d'allarme - va avanti Salvador - dovrebbe suonare all'Amministrazione: dal Dup i macro-numeri demografici della città indicano un invecchiamento costante della popolazione, una fuga molto preoccupante dei giovani, mentre gli unici che vengono a vivere a Pordenone sono immigrati soprattutto da Bangladesh e Pakistan che risultano i più fragili sul fronte del reddito e della possibilità di investire. È evidente che la ricetta Ciriani, dopo tre anni, mostra dei limiti. Non è solo certamente con i cantieri ereditati da Pedrotti che la città può trovare una sua strategia di sviluppo».
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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