Il Tar del Friuli Venezia Giulia dovrà esprimersi sull'ordinanza del 3 aprile firmata dal presidente Massimiliano Fedriga con contenere la diffusione del coronavirus. A chiederne l'annullamento è stata l'associazione Partita Iva Libera (Pil) presieduta da Renato Della Ragione e Fabrizio Presot. Il ricorso, presentato dall'avvocato Sergio Gerin, sarà discusso domani. L'obiettivo è annullare l'ordinanza nei punti relativi al divieto di svolgere in luoghi pubblici attività motorie, sportive e passeggiate anche in forma individuale; l'obbligo di limitare i propri spostamenti per motivi di lavoro, salute o necessità; le chiusure domenicali dei negozi; l'obbligo di usare nei negozi di generi alimentari guanti monouso, mascherine e comunque una protezione a copertura di naso e bocca. L'associazione ha chiesto la procedura d'urgenza. «Non si può non evidenziare - osserva Della Ragione - una confusione generale sul territorio nazionale, oltre che su quello regionale, sia per quanto riguarda le argomentazioni di natura sanitaria sia per le ripercussioni normative. Non mancano contrasti tra esperti e virologi circa le misure da adottare e la durata dell'epidemia, così come esiste un vero e proprio bailamme normativo con conseguente disorientamento dei cittadini che non sanno come comportarsi nel quotidiano. Solo un provvedimento giudiziario potrebbe porre un po'd'ordine e chiarezza».
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