Sei morti, uno ad Aviano Allarme in casa di riposo

Mercoledì 1 Aprile 2020
LA SITUAZIONE
PORDENONE Una vita fatta di lavoro, da operaio in una fabbrica della zona e poi da muratore. Una vecchiaia passata in paese, una storia come se ne potrebbero raccontare a migliaia nell'alta provincia pordenonese. Una storia che purtroppo però entra a far parte di un altro libro, fatto di tutto tranne che di normalità. Ad Aviano si è registrata la sedicesima vittima pordenonese dell'epidemia di Coronavirus. All'ospedale Santa Maria degli Angeli ieri è morto Mario Cipolat Padiel, classe 1927. Si tratta della prima vittima avianese dall'inizio dell'emergenza. A confermare il decesso è stato anche il sindaco Ilario De Marco. Mario Cipolat Padiel si trovava già ricoverato in ospedale a causa di patologie pregresse e probabilmente ha contratto il virus proprio all'interno della struttura. Il conto delle vittime pordenonesi del Coronavirus sale quindi a quota 16, mentre a livello regionale nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri cinque decessi. Il bilancio vede 113 decessi: 59 a Trieste, 36 a Udine, 16 a Pordenone e 2 a Gorizia. Sempre da Aviano arriva però una bella notizia: una anziana del 36 è stata dimessa ed è tornata a casa.
L'ALLARME
Si aggrava la situazione alla casa di riposo Micoli-Toscano di Castions di Zoppola. Oltre alle due vittime già registrate tra gli ospiti della struttura, a preoccupare maggiormente è l'avanzamento del contagio. E la comunicazione arrivata ieri sera è stata tutt'altro che confortante: gli ospiti che hanno contratto il Coronavirus sono ormai 22, di cui cinque ricoverati in ospedale con sintomi più seri. Sono otto, invece, gli operatori della struttura che a loro volta sono risultati positivi al tampone di controllo. Torna l'allarme anche all'Rsa di San Vito al Tagliamento, dove a risultare positiva è stata un'infermiera interna alla struttura connessa all'ospedale.
IN PROVINCIA
Secondo i dati della Prefettura di Pordenone, in provincia le persone positive al Covid-19 sono salite a 377, cioè 24 in più rispetto alla rilevazione precedente. Sono calati invece i pazienti ricoverati, e questo è un dato che fa sperare: lunedì erano 89, ieri solo 83. Le persone positive in isolamento domiciliare sono 273, nove più di lunedì. I comuni coinvolti sono 36 su 50.
IN REGIONE
Ieri è tornato a salire il ritmo del contagio, ma come ad ogni oscillazione registrata sino ad oggi bisogna mettere in relazione i dati con i tamponi effettuati. Molti, nelle ultime ore, quelli in provincia di Trieste. I casi accertati positivi al Coronavirus in Fvg sono 1.593, con un incremento di 92 unità rispetto a ieri. I totalmente guariti sono 112, mentre i clinicamente guariti (persone senza più sintomi ma non ancora negativi al tampone) sono 208. Rimangono 60, le persone che attualmente si trovano in terapia intensiva, mentre i pazienti ricoverati in altri reparti risultano essere 215 e le persone in isolamento domiciliare sono 885.
GLI OSPEDALI
La sensazione che filtra dagli ambienti di vertice dell'Azienda sanitaria è che la pressione sul sistema sanitario locale stia leggermente e lentamente diminuendo. Continua ad essere vicina al livello di guardia, invece la situazione legata alle Terapie intensive. Sui 78 posti attualmente disponibili in regione, ne risultano occupati 60. A Pordenone tutti i 15 letti sono già impegnati. Gli unici posti liberi sono a Trieste (quattro letti), Udine (un letto), Gorizia (cinque letti), Palmanova (quattro) e al Burlo (quattro). Fondamentale la corsa contro il tempo per ampliare il reparto triestino di Cattinara e arrivare a quota cento posti di Terapia intensiva. Solo così si potrà evitare che le rianimazioni diventino sature in pochi giorni.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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