SACILE
«Né io nè alcun componente del comitato ha mai accusato

Venerdì 25 Ottobre 2019
SACILE
«Né io nè alcun componente del comitato ha mai accusato l'amministrazione di non ascoltarci». Lo ha sottolineato Dino Benedetti, rappresentante del comitato spontaneo di via Fasan smentendo quanto sostenuto dal sindaco Carlo Spagnol il quale, nel commentare la decisione del comitato di incontrare i rappresentanti delle opposizioni in quanto delusi delle risposte limitative avute dai rappresentanti dell'amministrazione comunale, aveva sottolineato di essere dispiaciuto che «avessimo accusato l'Amministrazione di non ascoltarci».
LA PRECISAZIONE
«Forse il sindaco - precisa Benedetti - non ha ricevuto la lettera del 2 ottobre 2019 con la quale viene ringraziato nell'aver accolto una delegazione del comitato che ha apprezzato il fatto che il primo cittadino abbia valutato l'argomento, tanto da presentarci un loro progetto risolutivo per la viabilità di via Fasan. Al sindaco e all'amministrazione comunale probabilmente è sfuggito il concetto principale della richiesta dell'incontro, cioè la sicurezza degli utenti deboli in tutta via Fasan e non limitatamente al tratto compreso tra la caserma Slataper e il condominio Elena. I punti presenti nella lettera del 19 giugno 2019 sottolineavano i problemi riguardanti l'immissione da via Pasubio in via Fasan, il marciapiede e i passaggi pedonali: purtroppo non sono stati considerati e sono proprio quelli per cui si è richiesto l'incontro con i capigruppo dei partito d'opposizione».
IL PROBLEMA
«Nel progetto presentatoci dal sindaco Spagnol nel corso dell'incontro - continua Benedetti - non esisteva la proposta di rendere il marciapiede percorribile a persone anziane, disabili con carrozzina e non, e pedoni di tutte le età, e di realizzare una ciclabile per gli studenti e i pendolari che si devono recare in stazione o ai luoghi di lavoro estudio. Dobbiamo tener presente che proprio al mattino è il momento di un'intensità di traffico automobilistico altissimo che deve sopportare anche quello dei militari che si recano in caserma. Non c'era nemmeno la proposta di realizzare i passaggi pedonali richiesti. Il sistema per far rallentare le auto nella curva pericolosa è stato chiuso con la frase sono gli automobilisti che corrono troppo, non possiamo mettere dissuasori, non sono regolari. Gli è stato risposto che con il sistema dei passaggi pedonali rialzati ciò è fattibile. Ripeto che il comitato ha apprezzato la disponibilità del sindaco nell'aver ascoltato e preso visione delle richieste, ma che queste erano state solo parzialmente accolte. Parliamo tanto di green, di sicurezza per bambini, anziani e disabili, di futuro per le nuove generazioni, ma sono solo parole se non li mettiamo in sicurezza nel percorrere le strade cittadine per recarsi a scuola, per la passeggiata giornaliera e per andare al lavoro».
Michelangelo Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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