LA PROTESTA
PORDENONE Gli avvocati penalisti si astengono per tutta la settimana dalle udienze penali per protestare con la riforma dell'istituto della prescrizione del reato che senza un nuovo intervento legislativo entrerà in vigore dal primo gennaio 2020. Anche la Camera penale di Pordenone ha aderito all'astensione, informa il presidente Roberto Lombardini: «La normativa che entrerà in vigore prevede la sospensione del decorso del termine di prescrizione dei reati a decorrere dalla sentenza di primo grado, ed il termine rimarrà sospeso sino alla sentenza definitiva e non più impugnabile. Ciò significa che in ipotesi di impugnazione della sentenza di primo grado, il processo potrà durare per un tempo indefinito non essendovi più il rischio che il reato si estingua per prescrizione. Invece di accelerare il corso della giustizia si assisterà a processi senza tempo in cui l'imputato, pur se assolto in primo grado, dovrà attendere, anche per anni, la definizione dei gradi ulteriori di giudizio, prima di avere certezza della propria assoluzione; così come l'imputato condannato dovrà attendere, senza un termine, l'esito dei gradi successivi di giudizio per vedere accertata la propria innocenza o colpevolezza; e le parti civili, vittime del reato, dovranno anch'esse attendere indefinitamente l'accertamento dei propri diritti e gli eventuali risarcimenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Gli avvocati penalisti si astengono per tutta la settimana dalle udienze penali per protestare con la riforma dell'istituto della prescrizione del reato che senza un nuovo intervento legislativo entrerà in vigore dal primo gennaio 2020. Anche la Camera penale di Pordenone ha aderito all'astensione, informa il presidente Roberto Lombardini: «La normativa che entrerà in vigore prevede la sospensione del decorso del termine di prescrizione dei reati a decorrere dalla sentenza di primo grado, ed il termine rimarrà sospeso sino alla sentenza definitiva e non più impugnabile. Ciò significa che in ipotesi di impugnazione della sentenza di primo grado, il processo potrà durare per un tempo indefinito non essendovi più il rischio che il reato si estingua per prescrizione. Invece di accelerare il corso della giustizia si assisterà a processi senza tempo in cui l'imputato, pur se assolto in primo grado, dovrà attendere, anche per anni, la definizione dei gradi ulteriori di giudizio, prima di avere certezza della propria assoluzione; così come l'imputato condannato dovrà attendere, senza un termine, l'esito dei gradi successivi di giudizio per vedere accertata la propria innocenza o colpevolezza; e le parti civili, vittime del reato, dovranno anch'esse attendere indefinitamente l'accertamento dei propri diritti e gli eventuali risarcimenti.
