MINACCE
UDINE Una lettera contenente due proiettili e un ritaglio di giornale con una sua fotografia cerchiata è stata recapitata al giornalista della Tgr Rai Fvg Giovanni Taormina in redazione a Udine. Si tratta, si legge in una nota dell'Assostampa di «una grave intimidazione a un collega che si è sempre occupato di criminalità organizzata, da tempo presente in forze anche nel Friuli Venezia Giulia, che un tempo era considerata isola felice. Il giornalista Giovanni Taormina che lavora alla Rai del Friuli Venezia Giulia si occupa da tempo anche di criminalità organizzata. Di recente tra i suoi servizi mandati in onda risalta un'intervista proprio a un pentito dell'organizzazione calabrese. Da quanto si è appreso pare che già in passato avesse intervistato lo stesso pentito e si fosse occupato degli stessi temi. La foto con il volto cerchiato del giornalista accompagnata ai proiettili potrebbe essere un elemento significativo per gli investigatori. Sembrerebbe infatti che sia stata scattata recentemente a Palmanova in occasione di un evento di Libera, proprio contro le mafie. Non si esclude che possa dunque essere un riferimento all'impegno nella sua attività di giornalista e nel sociale. Immediata è scattata la solidarietà da parte dei vertici di viale Mazzini. «L'azienda - si legge in una nota della Rai- esprime totale solidarietà al giornalista Giovanni Taormina e condanna gli inaccettabili tentativi di intimidazione subiti. Il suo lavoro di inchiesta rispecchia pienamente lo spirito e la missione del servizio pubblico che si muoverà con ancora maggiore determinazione a tutela di un giornalismo libero». «Un atto intimidatorio gravissimo in danno di un giornalista e quindi un attentato alla libertà di stampa». Così il Procuratore distrettuale antimafia, Carlo Mastelloni, ha definito le minacce rivolte al giornalista della Tgr Rai Fvg Giovanni Taormina. Mastelloni ha parlato di «un gesto pressoché inedito nel nostro territorio. Attendo i risultati e gli accertamenti da Udine».
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UDINE Una lettera contenente due proiettili e un ritaglio di giornale con una sua fotografia cerchiata è stata recapitata al giornalista della Tgr Rai Fvg Giovanni Taormina in redazione a Udine. Si tratta, si legge in una nota dell'Assostampa di «una grave intimidazione a un collega che si è sempre occupato di criminalità organizzata, da tempo presente in forze anche nel Friuli Venezia Giulia, che un tempo era considerata isola felice. Il giornalista Giovanni Taormina che lavora alla Rai del Friuli Venezia Giulia si occupa da tempo anche di criminalità organizzata. Di recente tra i suoi servizi mandati in onda risalta un'intervista proprio a un pentito dell'organizzazione calabrese. Da quanto si è appreso pare che già in passato avesse intervistato lo stesso pentito e si fosse occupato degli stessi temi. La foto con il volto cerchiato del giornalista accompagnata ai proiettili potrebbe essere un elemento significativo per gli investigatori. Sembrerebbe infatti che sia stata scattata recentemente a Palmanova in occasione di un evento di Libera, proprio contro le mafie. Non si esclude che possa dunque essere un riferimento all'impegno nella sua attività di giornalista e nel sociale. Immediata è scattata la solidarietà da parte dei vertici di viale Mazzini. «L'azienda - si legge in una nota della Rai- esprime totale solidarietà al giornalista Giovanni Taormina e condanna gli inaccettabili tentativi di intimidazione subiti. Il suo lavoro di inchiesta rispecchia pienamente lo spirito e la missione del servizio pubblico che si muoverà con ancora maggiore determinazione a tutela di un giornalismo libero». «Un atto intimidatorio gravissimo in danno di un giornalista e quindi un attentato alla libertà di stampa». Così il Procuratore distrettuale antimafia, Carlo Mastelloni, ha definito le minacce rivolte al giornalista della Tgr Rai Fvg Giovanni Taormina. Mastelloni ha parlato di «un gesto pressoché inedito nel nostro territorio. Attendo i risultati e gli accertamenti da Udine».