LO SCIOPERO
PORDENONE Aspettano il rinnovo del loro contratto di lavoro da ben tredici anni. Stavolta sono intenzionati, con le loro organizzazioni sindacali, ad andare fino in fondo per portare a casa il risultato. E se nei prossimi giorni non ci saranno colpi di scena o segnali chiari i dipendenti del Policlinico San Giorgio di Pordenone e dell'istituto Nostra Famiglia di San Vito scenderanno in sciopero: la proclamazione è per il 20 settembre. Nel complesso tra le due strutture si tratta di quasi quattrocento addetti - circa 250 quelli della Casa di cura San Giorgio, 150 alla Nostra Famiglia - che operano nell'ambito della sanità privata. La trattativa nazionale tra Cgil, Cisl e Uil e le organizzazioni datoriali della sanità privata - Aiop per gli ospedali e l'Aris per i centri di riabilitazione, in Italia oltre 300 mila gli addetti del comparto - è arenata ormai da molti mesi. E non pare ci possano essere passi avanti. Negli ultimi giorni si sono tenute le assemblee dei lavoratori nei due importanti centri sanitari della provincia, che sono anche le due principali strutture private accreditate dal sistema sanitario regionale. «Nel corso delle assemblee - ha spiegato Carlo Gerometta, responsabile della Cisl Sanità di Pordenone - sono emerse le lamentele e i disagi del personale per questo stallo contrattuale che ha ormai superato ogni limite. Si attende, infatti, il rinnovo ormai da tredici anni. Si chiede il rinnovo - aggiunge il sindacalista - per assicurare uguali diritti tra i lavoratori pubblici e quelli privati, che svolgono lo stesso identico lavoro per dare risposte ai bisogni di salute. Serve poi adeguare i salari e investire nella sicurezza oltre a prevenire e contrastare il fenomeno delle aggressioni al personale». Gli addetti sono pronti alla protesta che si svolgerà anche ocn un presidio.
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Aspettano il rinnovo del loro contratto di lavoro da ben tredici anni. Stavolta sono intenzionati, con le loro organizzazioni sindacali, ad andare fino in fondo per portare a casa il risultato. E se nei prossimi giorni non ci saranno colpi di scena o segnali chiari i dipendenti del Policlinico San Giorgio di Pordenone e dell'istituto Nostra Famiglia di San Vito scenderanno in sciopero: la proclamazione è per il 20 settembre. Nel complesso tra le due strutture si tratta di quasi quattrocento addetti - circa 250 quelli della Casa di cura San Giorgio, 150 alla Nostra Famiglia - che operano nell'ambito della sanità privata. La trattativa nazionale tra Cgil, Cisl e Uil e le organizzazioni datoriali della sanità privata - Aiop per gli ospedali e l'Aris per i centri di riabilitazione, in Italia oltre 300 mila gli addetti del comparto - è arenata ormai da molti mesi. E non pare ci possano essere passi avanti. Negli ultimi giorni si sono tenute le assemblee dei lavoratori nei due importanti centri sanitari della provincia, che sono anche le due principali strutture private accreditate dal sistema sanitario regionale. «Nel corso delle assemblee - ha spiegato Carlo Gerometta, responsabile della Cisl Sanità di Pordenone - sono emerse le lamentele e i disagi del personale per questo stallo contrattuale che ha ormai superato ogni limite. Si attende, infatti, il rinnovo ormai da tredici anni. Si chiede il rinnovo - aggiunge il sindacalista - per assicurare uguali diritti tra i lavoratori pubblici e quelli privati, che svolgono lo stesso identico lavoro per dare risposte ai bisogni di salute. Serve poi adeguare i salari e investire nella sicurezza oltre a prevenire e contrastare il fenomeno delle aggressioni al personale». Gli addetti sono pronti alla protesta che si svolgerà anche ocn un presidio.
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