LA PRIMA PROVA
PORDENONE Sguardi distesi di chi ha fatto una delle sette fatiche,

Giovedì 20 Giugno 2019
LA PRIMA PROVA
PORDENONE Sguardi distesi di chi ha fatto una delle sette fatiche, pronti alla prossima, così sono usciti dalla porta del proprio istituto i maturandi. Quasi tutti, tranne qualche ragazzo che ha fatto pervenire il certificato medico e che dovrà presentarsi alle suppletive.
«Greta ci avrebbe salvati tutti», annuncia con una punta di ironia Marco Marchioro dell'Isis Zanussi che comunque è riuscito a far rientrare i problemi dell'inquinamento nell'ambito dell'illusione della conoscenza. «Per questa maturità ero tranquillo fa notare mi sono agitato quando ho letto le tracce e non c'era l'ambiente, domani con termoidraulica mi sento più preparato anche se spesso non si tiene conto delle specificità dei singoli istituti».
La grande assente, quindi, è stata la traccia sui cambiamenti climatici, ma in generale tutti gli studenti hanno avuto più spunti per scrivere. Tra i primi ad uscire dall'aula d'esame gli studenti del Kennedy e del Pertini, dopo le 13 la maggior parte dei ragazzi si è confrontata sulle tracce.
IL DIRIGENTE
«I temi sono stati apprezzati dichiara il dirigente dell'Ufficio scolastico regionale di Pordenone, Dino Castiglioni ; i commenti a caldo sono stati positivi, questo l'ho riscontrato sia da parte dei presidenti delle commissioni, che da parte dei ragazzi, la vera novità si vedrà all'orale».
GLI STUDENTI
Il maturando ed arbitro di calcio Stefano Cannito esce sereno dal Leomajor, in fondo il cento per lui è a portata, spera nella lode, anche alle medie Terzo Drusin era uscito con il 10. Insomma, una garanzia con lo sguardo verso Fisica medica a Trieste. Per lui oggi la prova di matematica sarà una passeggiata, ieri ha scelto il tema socio-politico sull'eredità del Novecento.
Davide Zago commenta il tema affrontato sulla mafia proprio fuori dal Kennedy. «La mafia rivela non potrà mai essere debellata, legge e delinquenza vanno di pari passo, se non esistesse la norma nessuno potrebbe infrangerla». Gettonatissima la traccia sul nucleare, i kennediani Mattia Perrone, pronto per iscriversi all'università di Pordenone di Design del prodotto e Alessandro Zanetti che intraprenderà Biotecnologie a Padova, fanno notare che spesso quando si sperimenta non si tiene conto delle conseguenze negative: «Le tracce erano fattibili», riferisce Emanuele Pellizzon, mentre Christian Pitton, playmaker del basket Casarsa serie D frequentante l'istituto Pertini ha parlato di sport, citando Owens, Muhammad Alì, Bartali. Un filone, questo, che ha accesso gli animi. «Mai una traccia di sport», commentava Antonio Piasentin dell'indirizzo classico Leomajor con un amico, prima dell'apertura delle buste. Invece, la sorte è andata tutta a suo favore, riuscendo a spaziare dal racconto di Bartali che ha aiutato gli ebrei a nascondersi fino alla vittoria della Cecoslovacchia nei mondiali '69 di hockey, passando per le olimpiadi di Città del Messico del '68.
Enrico Cattai è andato a parare nell'attualità partendo dagli errori del Novecento che hanno condotto all'immigrazione incontrollata. «La prova di matematica dice fa più paura di quella di italiano, ma per noi dello scientifico non è un problema». Michele Della Toffola di Costruzioni Ambiente e territorio è preoccupato per lo scritto di progettazione: «Otto ore sono poche riferisce per una prova così impegnativa».
Irene Bandini del Majorana dice di essere preoccupata per la prova di matematica, ma ancor di più per l'orale. «Ho affrontato il tema parlando del dualismo delle scelte chiosa , ma ora non dormirò per l'agitazione».
Dopo tante interviste, troviamo una giovane che ha scelto la traccia sul testo di Ungaretti, una rarità, ma anche lei preferiva altro: «Mi iscriverò a Medicina racconta , avrei desiderato una tematica scientifica». Elia Magris dell'Isis Zanussi ha abbinato le sue conoscenze professionali alla traccia, parlando del termonucleare, un tema accessibile grazie alle domande del Miur.
Caterina Moro del Leomajor è pronta per latino e greco, lieta di affrontare una prova tecnica e meno soggettiva rispetto al tema. Attende con ansia i titoli di una disciplina che continua ad amare nel profondo. E con la seconda prova scritta, si archivia la prima tranche della maturità Bussetti.
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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