L'INIZIATIVA
PORDENONE Alla fine, ha desistito. Francesco Dalle Crode, titolare

Sabato 16 Gennaio 2021
L'INIZIATIVA PORDENONE Alla fine, ha desistito. Francesco Dalle Crode, titolare
L'INIZIATIVA
PORDENONE Alla fine, ha desistito. Francesco Dalle Crode, titolare del King Pub di via Ospedale vecchio a Pordenone, era l'unico ristoratore della città ad aver manifestato pubblicamente l'intenzione di aderire all'iniziativa di protesta Io apro 1501 e di consentire ai clienti una cena in violazione delle norme anti-Covid. Attorno alle 19, però, è tornato sui suoi passi. Dopo un incontro in Questura, il confronto con il proprio legale. Infine la decisione: «Abbiamo preferito limitarci all'asporto - ha spiegato - anche se la nostra iniziativa era nata per dare un segnale forte». Se il suo locale fosse stato multato - ed ecco la ragione principale della retromarcia - il titolare avrebbe rischiato di perdere l'occasione di ottenere un contributo comunale, legato in questo caso al bando per le imprese. Tanti soldi che sarebbero potuti finire in fumo a causa di una multa da 400 euro. «Ho effettuato comunque l'asporto per i miei clienti che erano venuti a sostenermi», ha spiegato. All'esterno del locale nel tardo pomeriggio di ieri c'erano circa venti persone. Sarebbero volute entrare e cenare, ma si sono dovute accontentare di un piatto d'asporto. Nei giorni scorsi Fipe e Confcommercio si erano apertamente schierate contro l'iniziativa di protesta, scegliendo la strada della diplomazia e puntando sulla richiesta legata a un'esenzione fiscale nel prossimo futuro. L'appello pare essere stato seguito dai ristoratori e dai baristi di Pordenone e provincia. I controlli delle forze dell'ordine sono stati intensificati nelle ore prossime alla sera, ma non sono emerse situazioni di particolare criticità.
In centro a Udine, invece, dieci clienti sono rimasti a cena alla trattoria Alla Ciacarade, in via San Francesco. «Le misure varate attraverso i Dpcm sono illegittime», ha spiegato il titolare giustificando la scelta di aderire all'iniziativa di protesta. Stessa scena a Le Magnolie di Tavagnacco.
Oggi ultimo giorno in zona gialla, con bar e ristoranti aperti sino alle 18. Da domani scatta la nuova serrata, per due settori che nonostante la mancata adesione alla ribellione di ieri restano sul piede di guerra per le troppe perdite accumulate.
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