L'EMERGENZA
PORDENONE La scuola sta subendo uno scossone, una rivoluzione che

Lunedì 25 Maggio 2020
L'EMERGENZA PORDENONE La scuola sta subendo uno scossone, una rivoluzione che
L'EMERGENZA
PORDENONE La scuola sta subendo uno scossone, una rivoluzione che riguarderà intere famiglie e graverà sul sistema economico locale.
DIDATTICA A DISTANZA
I dirigenti si stanno già muovendo per quello che si prefigura come uno stravolgimento degli edifici e delle classi. La didattica a distanza è stata necessaria, ma le famiglie si sono ribellate, poiché dopo la giornata lavorativa seguire i figli piccoli diventa logorante. Bambini e ragazzi hanno bisogno di dialogo, scambio, confronto, socializzazione. Il video non lo consente appieno. Così monta la protesta delle mamme, che non ci stanno ad un altro anno come quello che sta per concludersi.
DOCENTI SENZA LAVORO
È in atto un possibile tsunami a livello di reclutamento. Il rischio è che intere famiglie restino senza lavoro. Gli storici insegnanti del pordenonese hanno già lanciato il proprio grido d'allarme e in regione l'assessore Alessia Rosolen ha chiesto una proroga dei contratti in essere al ministero, ma ai piani alti si sta ancora cercando un accordo sul precariato. Il Pd ha pronto un emendamento che rivoluzionerebbe il sistema delle attuali graduatorie che comprendono docenti con servizio misto, di scuole professionali e paritarie, che si vedrebbero esclusi dalla stabilizzazione nonostante l'alto punteggio nelle singole materie. I ricorsi sono pronti. D'altro canto, Italia Viva con il friulano Ettore Rosato sta seguendo la linea ribattezzata ammazza-precari dei Cinque stelle, poiché molti lavoratori saranno costretti a restare a casa. «Deve terminare la disgrazia del precariato ha detto l'onorevole, vicepresidente della Camera con la metodologia dei concorsi annuali. Gli studenti hanno diritto ad avere docenti di ruolo. Cerchiamo una soluzione nella maggioranza litigiosa».
SCIOPERO IN VISTA
A livello provinciale tutti i sindacati stanno ricevendo le telefonate di precari preoccupati in una fase delicata dell'economia e della vita del Paese. L'Anief (Associazione nazionale insegnanti e formatori) è la sola sigla a proporre una soluzione per non escludere nessuno: l'assunzione a scorrimento dalle graduatorie di istituto, per non stravolgere il sistema esistente. Tutti gli altri sindacati, firmatari dell'accordo per il concorso straordinario a crocette, rivendicano un percorso per titoli e servizi solo per i docenti della scuola statale. In attesa del pronunciamento del presidente del Consiglio, c'è il timore per un migliaio di insegnanti del territorio di restare senza lavoro. È possibile uno sciopero con blocco degli scrutini. AnDDL, l'associazione nazionale dei docenti per i diritti dei lavoratori, ha dichiarato una guerra politica.
ESCLUSIONE
Temono di essere esclusi dal nuovo reclutamento, proprio i professori del sistema IeFP regionale. Gli allievi di queste scuole dovranno fare lezioni nei laboratori attrezzati e frequentarli nei mesi di luglio e agosto, perché sembra che non si intenda derogare il monte ore annuale come previsto dalla normativa. Fioccano le proteste anche su questo versante. Nel sistema di reclutamento precedente, l'esclusione degli IeFP e paritarie non c'era: tutti hanno potuto frequentare i percorsi abilitanti speciali e sostenere un esame non selettivo. Tra l'altro gli insegnanti dei percorsi formativi della Regione Puglia sono ammessi al concorso straordinario per la stabilizzazione nella scuola statale; quelli del Friuli Venezia Giulia, no. In questo modo, i centri di formazione non riusciranno facilmente a trovare docenti, visto che la parità sta venendo meno.
MATURITÀ
All'istituto Kennedy è stato realizzato un progetto interno con i tecnici della scuola e con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione Antonio Screti. «La fortuna di avere una figura che conosca bene gli spazi e le esigenze dell'istituto ha dichiarato la dirigente Laura Borin ci permettere di svolgere in sicurezza l'esame». Sono 300 gli studenti che parteciperanno alla maturità, sette gli ingressi e altrettante le uscite. Per settembre le cose si complicano.
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci