In regione 300 nuovi malati A Pordenone raddoppiano

Domenica 15 Marzo 2020
LA SITUAZIONE
PORDENONE Sono saliti a 301 (una cinquantina nel Friuli occidentale) i casi positivi al coronavirus in Friuli Venezia Giulia nella giornata di ieri, con un aumento di 44 persone rispetto ai casi di positività che erano stati riscontrati il giorno prima. Un dato emerge su altri nel Friuli occidentale in un solo giorno i contagi sono raddoppiati: salgono dai sette di giovedì ai sedici di venerdì. Di questi, tre si sarebbero registrati nel Comune di Fiume Veneto. Cinque a San Martino al Tagliamento (molto probabilmente legati al caso di positività di Valvasone) di cui un paziente risulta ricoverato nel reparto della terapia intensiva di Udine. Gli altri nuovi contagi si sono riscontrati in diversi Comuni del territorio ma non è escluso che siano legati ai casi di contagio che si sono avuti nei giorni scorsi negli uffici dell'Azienda sanitaria al Bronx e negli uffici dell'Inps. Oltre che al caso positivo dell'elicotterista del V Rigel di Casarsa. Alcuni tamponi positivi potrebbero essere legati a contatti del medico di famiglia di Sacile. Rispetto alle persone ricoverate in terapia intensiva migliorano le condizioni del pordenonese Franco Toffolo, già consigliere comunale e presidente dell'Associazione San Valentino, ricoverato nella terapia intensiva di Trieste. Restano, invece, stazionari in condizioni preoccupanti due pazienti entrambi di Caneva.
GLI ALTRI DATI
Rispetto a giovedì sono 96 in più i casi registrati e sono 17 le persone clinicamente guarite. Fino alla serata di ieri tre le persone che hanno perso la vita in più rispetto alla giornata di venerdì. Un dato sempre più drammatico che porta a tredici in regione il numero totale di morti per Covid-19. Tutti con pluripatologie, sono otto donne e cinque uomini. L'età media supera gli 80 anni, soltanto un paziente ammalato aveva 62 anni. Le persone decedute fino a ieri erano uno di Pordenone, due dell'area udinese e dieci di Trieste. È il capoluogo giuliano che registra il dato degli ultimi tre decessi n regione. Ad aggiornare sulla situazione è stata ieri la Regione attraverso il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, dalla sede della Protezione Civile a Palmanova. L'assessore rende noto inoltre che salgono a 77 i ricoverati nei reparti di infettivologia, rispetto ai 59 di venerdì, ma resta stabile il numero di pazienti in terapia intensiva (undici) nelle strutture ospedaliere della regione. Finora sono stati effettuati 3.376 tamponi, di cui 596 sono in corso di analisi.
Intanto le chiamate al numero unico della regione 112 continuano ad aumentare.
CHIAMATE AL 112
Sono 4.064 le chiamate giunte nella sola giornata del 12 marzo al numero verde attivato dalla Protezione civile per l'emergenza coronavirus (800 500 300). Nella stessa giornata le chiamate giunte al Nue 112 hanno raggiunto quota 3.639. «Per aver informazioni - spiega Riccardi - i cittadini stanno ricorrendo sempre di più al numero verde dedicato all'emergenza coronavirus. Questo dimostra sia l'utilità del servizio sia la presa di coscienza delle persone, che colgono la differenza tra le chiamate di emergenza e quelle da indirizzare al numero verde, riducendo così il carico di lavoro che grava sul Nue. «Nella sala operativa del Nue 112 - aggiunge Riccardi - è stata costituita una isola di risposta composta da personale proveniente dal mondo della sanità che, essendo adeguatamente preparato in materia, costituisce una barriera significativa per evitare l'intasamento delle linee di emergenza verso il sistema 118».
ASSUNZIONI
La Regione intanto accelera sull'assunzione straordinaria di 357 infermieri che si sommano agli oltre 500 già previsti dai vecchi piani dell'anno scorso. All'Azienda sanitaria di Pordenone ne arriveranno 53, mentre otto sono destinati al Cro di Aviano.
NUOVE MASCHERINE
Il sindacato del medici di medicina generale Fimmg, guidato da Fernando Agrusti, è riuscito ad acquistare - non senza fatica - seicento mascherina del tipo Ffp2 e migliaia di guanti chirurgici. Domani le protezioni saranno in distribuzione nei diversi distretti sanitari a disposizione dei medici di famiglia che fino a oggi non avevano ricevuto i presidi dalla Regione.
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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