In città due contagi legati ai Balcani Positivo anche un bimbo di un anno

Giovedì 9 Luglio 2020
VIRUS, LA SITUAZIONE
PORDENONE Anche Pordenone fa i conti con il contagio di ritorno legato ai Balcani. Ieri, infatti, sono emerse due positività legate al contatto precedente con una paziente ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Udine. Si tratta di due componenti di un nucleo familiare, tra cui un bimbo di un anno e quattro mesi. I due nuovi positivi sono di origine serba. Si tratta di casi asintomatici che non destano preoccupazione dal punto di vista clinico. È stato possibile risalire alle positività nell'ambito dell'opera di tracciamento dei contatti avuti dai pazienti testati. Sempre a Pordenone è stata rilevata un'altra positività, non legata però ai Paesi dei Balcani. Si tratta di un altro paziente asintomatico. A Trieste, invece, l'operazione di tracciamento seguita alla scoperta del focolaio dello scorso fine settimana ha consentito di scovare altre due positività: si è trattato di una cittadina kosovara che si è presentata spontaneamente per il controllo e di una cittadina italiana che lavora in una ditta di import-export. In totale, quindi, i nuovi casi registrati ieri in regione sono stati cinque. Nessun paziente è ricoverato in Terapia intensiva e non vi sono stati decessi.
IL COORDINAMENTO
Per far fronte alla problematica posta dal contagio di ritorno, ieri il vicepresidente del Fvg, Riccardo Riccardi, ha partecipato a una riunione con la Prefettura di Trieste e le categorie economiche della Regione. «Partiamo con un'attività preventiva di informazione capillare, fatta attraverso le associazioni datoriali e i consolati, comunicando la lista dei Paesi dai quali chi proviene deve essere sottoposto a quarantena, assieme al contestuale obbligo di contattare il dipartimento di prevenzione», ha spiegato. «Non ci troviamo di fronte a un contagio che vede la diffusione di casi all'interno degli ospedali o delle case di riposo come è venuto della fase 1, ma registriamo - ha aggiunto - il fatto che i nuovi positivi sono provenienti dai paesi dell'ex Jugoslavia. Mentre un altro elemento di attenzione è stato posto sulla comunità bengalese di Monfalcone, in considerazione del blocco istituito dal Governo sui voli dal Bangladesh. In particolare, per quel che riguarda la situazione di Monfalcone, verrà eseguito da venerdì a sabato prossimi, da parte dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina, uno screening (tampone laringofaringeo) sulle persone (circa 300) individuate dal Comune che sono arrivate dal Bangladesh nell'ultimo mese».
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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