IL CASO
PORDENONE Una frase offensiva, minacciosa, scritta con il colore nero

Sabato 19 Settembre 2020
IL CASO
PORDENONE Una frase offensiva, minacciosa, scritta con il colore nero sparato da una bomboletta spray. Una vetrina, quella della pizzeria Da Leo, in via Caboto a Pordenone, che oltre alle minacce di morte nei confronti del titolare, ieri mattina ospitava anche un'offesa a sfondo razziale. Zingaro, c'era scritto. E infine una croce, disegnata sulla porta d'ingresso del locale. E di fronte a questo scenario che ieri mattina si sono trovati di fronte i titolari - di origine albanese - della pizzeria al trancio. «E siamo scoppiati subito a piangere», hanno raccontato.
Avvisati da alcuni vicini, verso le sette del mattino, si sono precipitati di fronte al loro locale e dopo aver letto le scritte, violente e minacciose, hanno chiamato la polizia. Gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti in via Caboto e hanno raccolto la testimonianza dei proprietari della pizzeria al trancio, i quali hanno presentato la denuncia agli agenti stessi. Chi ha imbrattato la vetrina della pizzeria al trancio Da Leo voleva mandare un messaggio oppure offendere a titolo gratuito? Le indagini, contro ignoti, cercheranno di chiarire soprattutto questo aspetto. Dopo una mattinata passata a ripulire la vetrina e a cancellare sia le scritte che la cro ce, la pizzeria al trancio ha riaperto le porte ai clienti. «Non è il massimo ricevere un regalo del genere, hanno detto i titolari. Siamo amareggiati, ma non spaventati. Abbiamo subito chiamato le forze dell'ordine, che ringraziamo per l'intervento. Andremo avanti, anche se la visione della vetrina in quelle condizioni è stata una brutta botta». Il locale è rimasto aperto anche ieri sera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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